A Nuoro, nel rione di Istiritta, un forte boato ha svegliato ieri notte gli inquilini di un complesso edilizio, di fronte alle scuole elementari “Calamida”, dove è crollata una parte del tetto della vecchia casa del custode, attualmente inutilizzata. I vigili del fuoco hanno provveduto a picchettare tutte le parti e mettere in sicurezza la piccola struttura, adiacente l’edificio scolastico principiale che, ad un primo sopralluogo, non presenterebbe problemi particolari.
La scuola fu oggetto di consistenti lavori di ristrutturazione ed adeguamento una ventina di anni fa. Non è escluso che il tetto crollato abbia subito danni nel corso dell’ultima alluvione. Domani mattina si terrà una riunione tecnica per programmare gli interventi che si renderanno necessari. La scuola non dovrebbe restare chiusa considerato il fatto che le aule non sono state interessate a nessun problema.
Nuoro quindi non fa eccezione nel panorama dell’edilizia scolastica che in questi ultimi anni ha dato evidenti segni di precarietà. In città da tre anni e mezzo è chiusa la principale scuola media intitolata a Pietro Borrottzu, situata a pochi metri dalle elementari interessate al crollo della notte scorsa. Nel giugno del 2010 venne giù buona parte della volta dell’atrio mentre erano in corso gli esami di fine anno.
Il deputato di Sel Michele Piras annuncia sul caso un intervento alla Camera dei deputati: “L’ennesima tragedia sfiorata a Nuoro con il crollo di una parte del soffitto di una scuola elementare testimonia ancora una volta la condizione nella quale versa l’edilizia scolastica e la colpevole incuria nella quale sono lasciate le strutture. Le politiche dei tagli che hanno colpito la Scuola pubblica rischiano di generare morti e feriti, un nemico silenzioso che si annida nelle classi dove studiano i nostri figli e che – se prosegue questo stato di cose – colpirà ancora, anche se non si sa quando. È l’ora di un new deal, di un investimento possente nella cura e messa in sicurezza del patrimonio edilizio pubblico, a partire da quello scolastico e mi auguro che le Istituzioni democratiche, a partire dal governo nazionale, la smettano di far finta di nulla”.