Mo: Bonelli, ‘criminale fare affari su sangue palestinesi, governo tuteli Sumud Flotilla’

Roma, 1 set. (Adnkronos) – “Trump e Netanyahu vogliono costruire resort e fare affari sul sangue del popolo palestinese. Un progetto osceno che trasforma il dolore, la distruzione e la morte in opportunità di business per miliardari e speculatori internazionali. L’idea di Donald Trump, sostenuta da Benjamin Netanyahu e dai suoi alleati, di trasformare Gaza in una “Dubai del Mediterraneo” costruita sulle macerie di due anni di bombardamenti, è qualcosa di criminale”. Così Angelo Bonelli, deputato Avs.

“Non si tratta di un piano di pace né di ricostruzione, ma di una vera e propria operazione di espulsione di massa. Si parla di “hub tecnologico” e “mega progetti turistici” mentre due milioni di persone vengono ridotte a ostacolo da rimuovere, da ricollocare altrove con l’umiliazione di un assegno da 5.000 dollari in cambio della propria terra, della propria casa, della propria identità. È la continuazione, con altri mezzi, del genocidio: cancellare la Palestina, negare il diritto all’esistenza di un intero popolo e sostituirlo con un parco giochi per le élite economiche mondiali”.

“Alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni chiediamo: intende ancora tacere di fronte a questa follia? Intende restare complice di un piano che prevede la cacciata di milioni di palestinesi per far posto agli affari di Trump, Netanyahu e Kushner? O troverà finalmente il coraggio politico e morale di difendere il diritto del popolo palestinese a vivere nella propria terra?”. Conclude Bonelli: “Mentre a Gaza si consuma ogni giorno una catastrofe umanitaria senza precedenti, il Governo fascista di Netanyahu minaccia ritorsioni contro gli attivisti della Global Sumud Flotilla, che con coraggio si oppongono alla disumanizzazione e lottano per rompere l’assedio di Gaza. Di fronte a queste minacce, l’Italia non può restare in silenzio. Chiediamo al governo Meloni di prendere posizione chiara in difesa degli attivisti italiani a bordo, perché chi si batte per il rispetto del diritto internazionale e dei diritti umani non può essere lasciato solo”.

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