Un Gigante impacchettato e spedito lontano lontano? Non sarebbe la prima volta: mentre in tanti denunciano l’inopportunità dell’operazione “un Gigante al Quirinale” svelata da Francesca Barracciu, sono in pochi a ricordare che nel lontano 1985 le preziose sculture nuragiche appena tirate fuori da sottoterra furono esposte in mostra in Lombardia.
“Sardegna Preistorica, Nuraghi a Milano“, evento promosso dal comune lombardo e dalla Regione Sardegna e realizzato dallo Studio Albatros portò un pezzetto di Sardegna antica nei Giardini pubblici di via Palestro per alcuni mesi. In esposizione pannelli, fotografie e disegni che raccontavano l’antica civilà delle torri nuragiche, e soprattutto i manufatti: decine i bronzetti in mostra, a testimoniare la raffinatezza della piccola scultura nuragica che rappresentava personalità del mondo civile e religioso accanto a animali, navicelle e demoni misteriosi.
“Una sorpresa attende i visitatori – scriveva l’archeologo romano Sabatino Moscati nella recensione per il Corriere della Sera – sono state scoperte recentemente nella località di Monti Prama, e vengono esposte in alcuni esemplari, grandi statue di pietra che svelano per la prima volta un’arte nuragica di dimensioni addirittura superiori al normale”.
Era il 1985 e le statue di Monti Prama facevano il loro debutto davanti al grande pubblico. Da quella data, a parte qualche frammento che resterà sempre esposto al Museo Archeologico di Cagliari e a parte le pubblicazioni specialistiche degli archeologi, il grande corpus di statue in arenaria proveniente dal Sinis resterà dimenticato per altri trent’anni.
Francesca Mulas