Milano, 14 ago. (Adnkronos) – “Martedì vado a parlare, insieme a Mandarano (capo dell’avvocatura del Comune di Milano, ndr) e Ciacci (alla direzione specialistica legalità e controlli di Palazzo Marino, ndr) con il procuratore capo Viola sulle inchieste edilizie”. Inizia così un messaggio del 13 gennaio 2024 che l’allora assessore alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi (ai domiciliari) invia al primo cittadino Giuseppe Sala. Un messaggio che emerge in una delle chat depositate dalla Procura al Riesame e che restituisce l’effetto che l’inchiesta suscita sulla politica.
“Bene la sentenza di ieri della Cassazione su Aspromonte, ma negli uffici il clima è pessimo, sconforto e terrore di ricevere da un giorno all’altro avvisi di garanzia. Ovvio che si tratta di un attacco politico che colpisce gli anelli deboli” aggiunge Tancredi che tre giorni dopo scrive un altro messaggio a Sala sullo stesso tema. “Incontro con Viola (procuratore capo, ndr) e Siciliano (procuratrice aggiunta titolare del fascicolo sull’urbanistica, ndr) positivo e cordiale. Loro disponibilità a continuare questo dialogo. Ho proposto nuovo incontro tra un mese e intanto manderò una relazione spiegando anche cosa intendo fare col nuovo Pgt. Siciliano sembra comunque perplessa sull’interpretazione di alcune norme, che a mio parere sono molto chiare”.
I messaggi di Tancredi vertono sulla linea da tenere sull’urbanistica dopo le lettere dei dipendenti di Palazzo Marino spaventati dal rischio di essere indagati per le firme sui nuovi progetti edili. Mentre il confronto con la procura procede, Tancredi scrive: “Oggi con Comazzi abbiamo concordato che Comune e Regione congiuntamente propongano al Ministero intervento legislativo e interpretazione autentica. Le avvocature scrivono interpello. Poi valuta se con Fontana chiedere incontro a Salvini prima dell’invio”. Il messaggio viene inviato il 2 febbraio 2024 al sindaco Sala che replica: “Non penso che far intervenire Salvini (almeno, al momento) sia una buona idea. Però ci penso”.