Certo fa un strano effetto leggere il tuo nome sulle pagine di uno dei più letti quotidiani nazionali: è successo questa mattina ai King Howl Quartet, formazione cagliaritana che si è vista menzionata in un articolo sul quotidiano La Repubblica.
Il pezzo per le pagine di spettacolo, firmato da Andrea Morandi, racconta della grande vitalità che sta (ri)vivendo il genere blues in tutto il mondo, grazie al successo degli americani Black Keys e Gary Clark jr. E l’Italia non è da meno, con l’exploit del duo Cyborgs e degli isolani King Howl Quartet, “amati perfino da Paolo Fresu” come segnala Morandi.
“La notizia di questa menzione ci ha davvero lusingato – commenta Diego Pani, frontman del quartetto -. Non è facile per una band underground come la nostra attirare le simpatie di un importante realtà nazionale come La Repubblica”. La band, nata nel 2010 e amatissima in tutta l’isola, è riuscita nell’ardua impresa di creare un originalissimo, dissacrante mix sonoro che al blues delle origini accosta influenze rock, hardcore, stoner e punk.
Dopo un primo EP e diversi concerti live in tutta Italia accanto a nomi quali Kina, Uoki Toki e Tre Allegri Ragazzi Morti, i quattro King Howl hanno dato alla luce un anno fa il primo disco, omonimo, con otto brani inediti e tre vecchi blues reinterpretati. All’uscita del primo video “Mornin”, diretto dall’agenzia cagliaritana Shibuya, è seguita, a dicembre 2012, la nuova clip “Drunk” firmata da Andrea Folino e lanciata in esclusiva nazionale sul canale online XL di Repubblica. Per i prossimi mesi il gruppo ha in programma un tour nazionale e uno europeo, e la produzione di un nuovo lavoro discografico.
“Speriamo che la curiosità che la band sta destando in questi mesi, si augura il cantante, ci porti a nuovi contatti e nuovi palchi, sopratutto a livello nazionale”.
Francesca Mulas
(foto di Elena Cabitza)