Nel 2023 la Sardegna ha registrato un aumento degli incidenti stradali, con un incremento del 2,4 per cento rispetto all’anno precedente. In totale, si sono verificati 3.391 incidenti, che hanno causato 110 vittime e 4.619 feriti. Rispetto al 2022, si segnala anche un aumento significativo delle vittime (più 10,0 per cento) e dei feriti (più 1,4 per cento), un dato che si discosta dalla tendenza nazionale, dove il numero delle vittime è sceso del 3,8 per cento. Lo riporta il report dell’Istat.
Nonostante il lieve miglioramento a livello nazionale per quanto riguarda il numero di vittime, la situazione in Sardegna sembra indicare una recrudescenza del fenomeno. Nel 2023, infatti, l’indice di mortalità nell’Isola è aumentato, con 3,2 decessi ogni 100 incidenti, rispetto ai 2,5 del 2010, mentre a livello nazionale questo indice è sceso leggermente da 1,9 a 1,8.
Gli obiettivi europei per la sicurezza stradale, previsti per il decennio 2021-2030, mirano a dimezzare il numero delle vittime e dei feriti gravi entro il 2030, rispetto ai dati di riferimento del 2019. Tuttavia, in Sardegna, sebbene ci sia stata una significativa riduzione delle vittime tra il 2001 e il 2010 (-50%), i dati degli ultimi anni mostrano un trend più preoccupante, con un aumento delle vittime e degli incidenti rispetto al passato recente. Tra il 2010 e il 2023, il numero delle vittime è aumentato del 3,8%, mentre il numero degli incidenti è calato del 26,1% rispetto al periodo precedente.
Nonostante il miglioramento relativo del 2001-2010, il periodo successivo evidenzia la necessità di rinnovare gli sforzi per la sicurezza stradale. L’incidenza degli utenti vulnerabili, come bambini, anziani e giovani, morti in incidenti stradali, è aumentata, con un’incidenza inferiore però alla media nazionale (46,4% contro 47,6%). A livello di tipologia di utente vulnerabile, la Sardegna registra una minore incidenza di pedoni deceduti rispetto alla media nazionale, sebbene negli ultimi anni si sia visto un incremento del 4% (dal 10,4% al 14,5%) rispetto al periodo 2010-2023.
Particolari criticità nelle zone costiere a Nord-est e nei principali centri urbani. Le strade più pericolose sono la statale 131, che ha registrato il maggior numero di incidenti (207 incidenti, 5 decessi e 322 feriti), e altre arterie come la 125, la 130 e la 554. Tra le strade più pericolose ci sono la Sp2 Sud Sardegna, che presenta i più alti indici di mortalità e gravità, con valori rispettivamente di 61,5 e 26,7, oltre a un numero elevato di incidenti.
Le province di Nuoro, Cagliari e Sud Sardegna mostrano un aumento degli indici di mortalità, mentre nella provincia di Sassari e Oristano si registra una diminuzione di questo parametro. Tuttavia, gli aumenti di vittime e feriti nelle zone più trafficate, come Cagliari e le strade che collegano la costa orientale e quella Sud-occidentale dell’Isola, mettono in evidenza la necessità di interventi mirati sulla sicurezza stradale.