È grande la soddisfazione del sindaco di Arborea Manuela Pintus per la bocciatura del ricorso sul progetto Eleonora presentato dalla Saras. Anche perché “quella emessa dai giudici amministrativi è una sentenza robusta, che ricusa tutti i punti su cui si è articolata la difesa della società petrolifera”, spiega il sindaco. E aggiunge: “Non solo il Tar ha stabilito che il pozzo esplorativo ‘Eleonora 01’ non può essere considerato temporaneo, perché prevede la realizzazione di infrastrutture ancorate al terreno, quell’opera non può neanche essere valutata disgiuntamente dall’eventuale successiva fase di sfruttamento del sottosuolo”.
Un altro aspetto della sentenza riguarda il Piano urbanistico comunale, su cui si sarebbe dovuto intervenire per consentire l’installazione del pozzo. “Posto che la mia amministrazione non ha nessuna intenzione di adeguare il Puc, lo strumento urbanistico deve essere modificato nel rispetto del Ppr, il Piano, cioè, in base al quale la regione ha dichiarato l’improcedibilità della valutazione d’impatto ambientale”. Ecco un’altra ragione per cui il primo cittadino di Arborea ritiene la sentenza del Tar particolarmente rassicurante.
“Ci preoccupava la possibilità che si desse il via libera a un progetto fortemente osteggiato dai cittadini, associazioni ambientalisti e settori produttivi, ma oggi possiamo tirare un sospiro di sollievo. Anche se nessuno si fa illusioni: la Saras potrebbe tornare alla carica rivolgendosi al Consiglio di Stato. Mi auguro, inoltre, che questa vittoria sia da stimolo anche per altre vertenze analoghe a quella di Arobrea che oggi riguardano altre aree della Sardegna”.
Piero Loi