Il Cagliari in trasferta perde anche col Bologna (0-1) e a questo punto i dubbi sulla tenuta mentale di questa squadra diventano sempre più forti. La sconfitta è arrivata certo su rigore, ma l’atteggiamento tenuto in campo dagli uomini di Lopez è stato solo sufficiente condito da poche, piccole sortite. Subìto lo svantaggio, Cossu e compagni non sono riusciti a rendersi veramente pericolosi nonostante il predominio del campo.
Il nocciolo del primo tempo è un Cagliari accorto che tenta di ripartire in contropiede con le sue punte agili e mobili (Ibarbo e Sau) mentre il Bologna fa la partita, cercando di trovare dei varchi dentro l’area per servire l’ex Acquafresca. La prima occasione è cagliaritana: Ibarbo si ncunea sulla fascia destra, serve Sau in mezzo che viene murato, sulla respinta Perico prova a piazzarla sul sette ma Curci devia. Poco dopo Acquafresca risponde costringendo Avramov alla parata in deu tempi. Ancora Avramov poi salva la sua porta su un gran tiro in diagonale di Lazaros respinto in angolo.
Nel secondo tempo il registro non cambia, il Bologna fa la partita e il Cagliari risponde in contropiede. Inutile dire che il protagonista è Ibarbo: una sua discesa semina il panico tra gli emiliani, ma Vecino non approfitta del lavoro del colombiano tirando in bocca al portiere. Svetta nel Cagliari la sontuosa prestazione di Astori su Bianchi e Acquafresca, e la generale buona difesa della squadra in ogni parte del campo. Per questo il Bologna è costretto a puntare su soluzioni da lontano, con Lazaros che non sortiscono effetto. Al ’78 Dessena atterra Lazaros in area, seppur con qualche dubbio, Gervasoni fischia il rigore. Lo stesso Lazaros firma l’1-0.
Il Cagliari reagisce subito schiacciando gli emiliani nella loro metà campo. Pinilla costringe subito Curci ad una difficile parata, ma è l’unico spazio che si trova davanti ad una squadra che difende strenuamente la propria porta. Nel finale viene espulso Dessena.
Simone Spada
