I soldi non ci sono, ma il festival “Tuttestorie” viaggia col vento in poppa. E a giugno sbarca nelle Marche

E’ un po’ seccata Manuela Fiori. Piuttosto seccata. E i suoi occhi grandi di bambina ricordano quelli disegnati dai tanti autori ospiti del suo festival. Che quest’anno solca l’azzurro del Mediterraneo e punta dritta su Fermo, comune delle Marche, dove a giugno, a sorpresa, si chiuderà l’ottava edizione di “Tuttestorie”, il festival di letteratura per ragazzi divenuto negli anni sinonimo di creatività.

La rabbia della Fiori è presto detta: il 3 ottobre si parte ma di contributi, da parte degli enti pubblici, non se ne vede l’ombra. Lunedì prossimo, promette l’assessore Enrica Puggioni, dal Comune di Cagliari si avrà finalmente notizia sull’entità dei finanziamenti previsti, ma è dalla Regione che arriva il colpo gobbo, con l’assessorato al Turismo che ha elargito ben 3 milioni di euro destinati al turismo culturale ignorando totalmente una realtà come quella capitanata dal gruppo Fiori, Urgu, Tognolini. “Non ce lo aspettavamo -chiosa la Fiori- non voglio fare la pagella dei bravi e dei cattivi, ma mi sembra davvero poco corretto che il nostro festival, classificato tra  le 18 più importanti manifestazioni letterarie d’Italia, non sia stato preso nemmeno in considerazione”.

illustrazione di Michel Ocelot

Detto questo, si parte. E si parte col vento in poppa. Michel Ocelot (nella foto un suo disegno), Roberto Piumini, Marco Lodoli, Stefano Bartezzaghi e Bruno Tognolini sono solo alcuni dei settanta ospiti della rassegna che quest’anno coinvolge venti comuni dell’Isola (l’anno scorso erano 13), con un programma che prevede oltre 380 attività, distribuite in sette giorni, e il coinvolgimento di circa 13mila studenti.

Scrittori e illustratori dunque, ma anche cineasti, artisti, giornalisti, musicisti  e un esercito di volontari senza il cui prezioso aiuto il festival non sarebbe diventato una strepitosa macchina da guerra. Scuole e biblioteche di Assemini, Carbonia Decimomannu, Decimotputzu, Elma, Gonnesa, Logoro, Corbello, Posada, Ruinas, Samassi, Sant’Antioco (ma la lista è davvero molto lunga), collaboreranno alla riuscita degli oltre 240 appuntamenti (140 solo per le scuole e 100 aperti al pubblico) spalmati a macchia di leopardo in città tra la sede storica dell’Exma’, la Mediateca del Mediterraneo, il cinema Odissea, la libreria Tuttestorie e gli ospedali Microcitemico e Brotzu.

Tema portante di questa edizione è la casa (o la tana). Non solo la camera, la cucina, la sala del nonno, o il giardino degli zii, ma anche la casa intesa come ventre materno, volto di famiglia,  casa sull’albero o  grotta sulla spiaggia. Un campo sterminato di idee, riflessioni, storie che percorrerà l’isola in un’ideale filastrocca scritta su muri, foglietti, post-it. I più arditi, i più originali, i più poetici saranno stampati ed esposti, come strampalati annunci immobiliari della vita, grazie ai solerti impiegati dell’Ufficio Poetico Edile dell’Exma’. Che dal 3 al 6 ottobre diventerà la casa-biblioteca più divertente del mondo.

Donatella Percivale

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