Sarebbero emersi nuovi particolari sulle perquisizioni disposte nei giorni scorsi ed eseguite da Carabinieri e Finanza, in merito all’uso di fondi dei gruppi per l’organizzazione di convegni sull’obesità da parte del consigliere regionale Sisinnio Piras (Pdl). Gli investigatori starebbero accettando il consumo di decine di maialetti durante i banchetti seguiti ai convegni, nonché il fatto che le sedie utilizzate risulterebbero acquistate, mentre testimoni avrebbero sostenuto che i partecipanti ai dibattiti si portavano le sedie da casa. È emerso nel corso dell’udienza di riesame per i consiglieri regionali Carlo Sanjust (Pdl) e Mario Diana (ex capogruppo Pdl, ora di Sardegna è già domani), arrestati il 6 novembre scorso assieme all’imprenditore cagliaritano Riccardo Cogoni, nell’ambito dell’inchiesta sull’utilizzo dei fondi ai Gruppi del Consiglio regionale. Difesi dagli avvocati Carlo Amat e Francesco Marongiu, Mariano e Massimo Delogu e Anna Maria Busia e Massimiliano Ravenna, i tre indagati sono tutt’ora detenuti nel carcere di Buoncammino. Due giorni fa, il Gip del Tribunale aveva rigettato la richiesta di scarcerazione di Diana per ragioni di salute. Nel corso dell’udienza davanti al collegio presieduto dal giudice Massimo Costantino Poddighe è stata sollecitata nuovamente la scarcerazione degli indagati, o comunque la mitigazione delle misure cautelari. Il Tribunale della Libertà si è così riservato di decidere, ma il pubblico ministero Marco Cocco, titolare del fascicolo d’inchiesta, si sarebbe opposto, confermando che l’indagine si starebbe estendendo, dopo le dichiarazioni rese dall’altro consigliere regionale del Pdl indagato, Onorio Petrini, che ha presentato anche una memoria nei giorni scorsi e del collega Sisinnio Piras.
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