Nell’anno in cui Porto Rotondo si appresta a festeggiare i 60 anni dalla nascita, Leonardo Donà dalle Rose diventa il nuovo presidente del Consiglio di amministrazione della Fondazione Porto Rotondo. Succede al padre Luigi Donà dalle Rose (nominato presidente onorario), nonché ideatore della stessa Fondazione nata per tutelare e valorizzare il borgo, ormai divenuto un centro di attrazione di livello internazionale.
Lo sviluppo della zona nasce infatti da un’idea dei Conti veneziani Luigi e Niccolò Donà dalle Rose e si basa sul concetto della polis greca, ossia che per creare una città è necessario avere una piazza, una chiesa, un teatro, una scuola e un porto. Porto Rotondo ha anche un rinomato Yacht Club.
La nomina è arrivata durante l’ultima assemblea dell’11 maggio scorso, in cui si è proceduto alla nomina di Armando Maffeis quale vice presidente, e alla nomina di tre nuovi consiglieri: Claudio Varrone (presidente aggiunto onorario del Consiglio di Stato) e Andrea Gemma (professore della facoltà di Giurisprudenza di Roma Tre), Corrado Fara (avvocato), oltre alla conferma di Tatiana Kirova (professoressa di Restauro architettonico e urbano). Il Consiglio ha avviato un’approfondita riflessione sulle finalità di utilità generale perseguite dalla Fondazione in fatto di tutela di paesaggio, patrimonio storico artistico, ambiente, biodiversità e gli ecosistemi anche nell’interesse delle future generazioni ed in chiave di sviluppo sostenibile. “E’ intendimento della Fondazione – si legge in una nota – intensificare, nelle opportune sedi, iniziative di sensibilizzazione sulla rilevanza ambientale, paesaggistica ed artistica di Porto Rotondo”.
La Fondazione ha annunciato inoltre che intende coltivare la tutela dei valori e delle finalità promosse attivandosi anche nella promozione di partenariati e nella partecipazione attiva a quei procedimenti amministrativi nei quali i valori e le finalità stesse vengono in rilievo. La Fondazione si augura di instaurare con le Autorità cui compete il governo del territorio una interlocuzione continuativa, per la tutela del bene comune.