Fine vita: Magi, ‘testo base offensivo, meglio nessuna legge’

Roma, 2 lug (Adnkronos) – “Il testo base sul fine vita approvato in Commissione in Senato rappresenta una offesa alle persone che soffrono, ai loro familiari e alla laicità dello Stato. L’obbligo di cure palliative come condizione necessaria per accedere al suicidio assistito è un obbrobrio, mentre l’esclusione del Servizio Sanitario Nazionale è classista: ci sarà chi potrà permettersi di ricorrere all’eutanasia e chi dovrà soffrire le pene dell’inferno perché non ha i soldi”. Lo dice Riccardo Magi.

“Sempre che ci sia l’autorizzazione del comitato etico nominato da Palazzo Chigi: una sorta di Sacra Rota con cui il Governo si infila dentro il letto di morte dei cittadini e che dovrebbe far gelare il sangue a qualsiasi persona abbia a cuore la laicità dello Stato e le libertà individuali -prosegue il segretario di + Europa-. È evidente che si tratta di una mossa per impedire alle Regioni di favorire l’attuazione scelte sul fine vita con leggi regionali, come ha fatto la Toscana. Alla faccia dell’autonomia della Lega. C’è da sperare che questo testo non venga approvato, altrimenti sarebbe un passo indietro rispetto alla sentenza della Corte. Meglio nessuna legge che questa legge”.

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