Le grandi manovre della politica nazionale hanno suscitato un’attenzione straordinaria nella stampa nazionale e internazionale: la clamorosa rentrée del Cav ai piani alti della politica e il suo ingresso di ieri al Quirinale davanti a un Giorgio Napolitano basito non potevano che rubare la scena alle elezioni in Sardegna su tutti i giornali. Nonostante il voto sardo sia il primo vero banco di prova del Partito Democratico condotto da Matteo Renzi, la sfida elettorale isolana passa in secondo piano rispetto agli accadimenti tumultuosi degli ultimi due giorni e finisce nelle pagine interne dei quotidiani italiani.
A cominciare dal Corriere della Sera, che ieri raccontava l’ultima puntata della campagna elettorale di Cappellacci con il lungo discorso di Silvio Berlusconi ad Arborea, più un comizio per se stesso che un sostegno al governatore uscente. “In Sardegna, la regione italiana con il tasso di disoccupazione più alto – scrive Marco Imarisio – quella dove la crisi ha colpito nel modo più feroce, si vota. Ma ancora una volta gli eventi nazionali oscurano i temi locali, capita spesso nell’isola. Anche il voto sardo rischia di trasformarsi suo malgrado in una sorta di sondaggio sulle vicende romane”.
Oggi il Corriere racconta di Teulada, “Il paese che non vota per disperazione”. Nel comune sulcitano devastato dalla crisi oltre mille seicento elettori hanno raccolto le schede e deciso di non votare: “La Sardegna è simbolo perfetto di un modello di sviluppo sbagliato” scrive Imarisio, “Ugo Cappellacci vive il paradosso di essere al penultimo posto nella classifica di gradimento dei governatori italiani, e il favorito per succedere a se stesso”. Impietoso sui Democratici sardi: “Anche qui il PD ha cercato di farsi del male, e ci è riuscito molto bene”.
Repubblica a pagina 11 dedica un box alle regionali: “Sardegna, sfida Pigliaru-Cappellacci, outsider la scrittrice Michela Murgia”, mentre sulla pagina web del quotidiano si potrà seguire lo spoglio in diretta a partire dalle 7 di lunedì mattina.
Si parla delle vicende sarde ma solo in un’ottica nazionale su Libero, con grande spazio per il discorso di Berlusconi ad Arborea; oggi il quotidiano di Vittorio Feltri a pagina 3 titola: “ Regionali sarde, Matteo rischia il primo flop”.
Anche La Stampa di Torino racconta il comizio di Berlusconi ad Arborea, con il Cavaliere che ruba la scena al suo pupillo isolano e si fa fotografare con la maschera oristanese di su Componidori. Il giornalista Amedeo La Mattina è talmente concentrato sulle vicende nazionali che sbaglia persino il nome del governatore uscente chiamandolo Castellacci. Tanto Berlusconi e poca Sardegna anche sull’Huffington Post, mentre L’Unità ricorda le elezioni isolane con il richiamo al “Blitz di Cappellacci sull’ambiente”.
Il Fatto Quotidiano oggi pubblica un box in prima pagina: “ Sardegna al voto, primo test per il rottamatore”, mentre ieri Giorgio Meletti inviato a Cagliari faceva la conta dei candidati inquisiti, rinviati o sotto processo: sette per il centro-destra (compreso Cappellacci), cinque per il centro-sinistra. “ Non c’è che l’imbarazzo della scelta – conclude perfido – la Sardegna è in buone mani”.
Francesca Mulas