“Amici di fb e tifosi rossoblu. Come potete immaginare non riesco a rispondere a tutte le domande che mi sono state rivolte. La situazione è come ve l’ho descritta prima. Tutti gli impianti di sicurezza sono stati ultimati, se il problema sono i tifosi del Milan, la soluzione è quella di chiudere il settore ospiti…”.
Dunque: giocare nello stadio di Is Arenas, ma senza i tifosi milanisti “venuti dal mare”. E’ questa la soluzione al nuovo pasticcio che rischia di far saltare, domenica prossima, una delle partite più attese dai tifosi e soprattutto dagli abbonati rossoblu. A prospettare questa soluzione è stato, nella sua pagina Facebook, il responsabile della comunicazione del Cagliari-calcio Ivan Paone.
La decisione del Comitato per la sicurezza pubblica ha gettato nel panico la società rossoblu. Il verdetto è chiarissimo: è nota la storica rivalità tra tifoserie e sarebbe molto rischioso giocare la partita in uno stadio che, come quello di Is Arenas, non dà adeguate garanzie di sicurezza. Garanzie rappresentate non solo dall’impianto di videosorveglianza ma anche dalla realizzazione di un sistema di “filtraggio” – con la posa di nuovi cancelli e uscite di sicurezza nell’area riservata alla tifoseria ospite – la cui realizzazione è stata sospesa a causa dell’inchiesta della procura della Repubblica.
C’è ancora qualche giorno per trovare una soluzione, forse proprio quella di chiudere le porte ai tifosi milanisti. L’alternativa è lo spostamento dell’incontro in un campo del Continente (come di recente per l’incontro con la Juventus, disputato a Parma). Col risultato di portare all’esasperazione i pur pazientissimi abbonati e di mettere la squadra in una situazione sfavorevole. Qualunque campo diverso di Is Arenas sarebbe per il Cagliari un campo ostile. I tifosi del Milan – galvanizzati tra l’altro dall’acquisto di Mario Balotelli – si riverserebbero in massa ovunque. Per il Cagliari sarebbe come giocare in trasferta. In una fase delicatissima per la conquista della salvezza.