Londra, 16 set. (Adnkronos) – Un re che riceve un altro re: non c’è dubbio che il tappeto rosso che Carlo III, il principe William e oltre 1.500 soldati stenderanno domani per accogliere al castello di Windsor Donald Trump, in arrivo stasera nel Regno Unito, non è la fastosa formalità che si riserva a qualsiasi capo di Governo. L’inedito privilegio della seconda visita di Stato, accordata al presidente degli Stati Uniti, ha contenuti ben più solidi dei semplici rituali: serve infatti a consolidare un rapporto diplomatico con il leader statunitense più anglofilo degli ultimi decenni in un momento di crisi economica e militare per il Regno Unito.
Da domani e per due giorni, i giardini intorno al castello di Charles si trasformeranno, agli occhi del tycoon, in una sorta di sontuoso ‘parco Disney’ a tema, dove Trump e la first lady viaggeranno in carrozza trainata da cavalli al suono delle bande militari, assisteranno a spari di cannoni e a un sorvolo, e saranno ospiti d’onore di un superbo banchetto. Trump sarà il primo presidente degli Stati Uniti ad aver ottenuto due visite di Stato di questo tipo organizzate in suo onore, dopo quella precedente a Buckingham Palace nel 2019, durante il suo primo mandato e il regno di Elisabetta II.
Trump ha parlato con entusiasmo del suo imminente viaggio domenica sera, sottolineando che stava scrivendo la storia della famiglia reale. “Non l’hanno mai fatto prima, due volte onorato”, ha detto. “Sarà molto emozionante”. Per il governo britannico, che decide chi può ottenere tali visite di Stato, la posta in gioco è molto alta. Finora, Londra ha sfruttato la predilezione di Trump per la Gran Bretagna per cercare di gestire la sua guerra commerciale globale, ottenendo un accordo anticipato su dazi di gran lunga inferiori alle tariffe imposte alla maggior parte degli altri Paesi. E il primo ministro Keir Starmer spera che una rinnovata dose di pompa magna possa ammorbidire Trump in vista di ulteriori colloqui sui dazi sull’acciaio e per rafforzare il sostegno degli Stati Uniti alla sicurezza europea.
I funzionari statunitensi hanno affermato che la visita di Stato non solo metterà in luce la “relazione speciale” tra i due Paesi, ma celebrerà anche una questione più delicata per la famiglia reale ovvero il prossimo 250mo anniversario della fondazione dell’America, quando il Paese ottenne l’indipendenza dalla monarchia britannica. Nel corso dell’ultimo secolo – scrive il Wall Street Journal – la ‘relazione speciale’ tra Regno Unito e Stati Uniti è diventata sempre più sbilanciata, al punto che la prospettiva di un pernottamento con un vero re è vitale per mantenere alto il livello di fiducia del leader del mondo libero.
Trump ha spesso parlato della sua stima per la defunta regina Elisabetta II, che la madre scozzese ammirava molto. Nutre anche una certa simpatia per Carlo, che nominò membro onorario del suo club di Mar-a-Lago negli anni ’90. Tuttavia, un buon rapporto non era per niente scontato, dato che molte voci del movimento Maga di Trump, tra cui Elon Musk, sono state fortemente critiche nei confronti del Regno Unito su questioni come l’immigrazione e la libertà di parola, e dato che Starmer guida un governo laburista di centro-sinistra. Quando il premier ha incontrato Trump a febbraio, una delle sue prime azioni è stata quella di consegnare un biglietto firmato da Charles che lo invitava alla visita di Stato, alla quale Trump ha risposto con un “Oh wow”.