Cagliari-Milan si giocherà a Torino. Sul web la rabbia dei tifosi. Ma Contini non ci sta

“Niente Is Arenas: la partita Cagliari-Milan si giocherà domenica alle ore 15 allo Stadio Olimpico di Torino, l’impianto dove gioca le sue partite casalinghe la squadra granata. La decisione è arrivata nel pomeriggio, facendo infuriare Cellino”, scrive il Corriere dello sport. A deciderlo il presidente della Lega di Seria A Maurizio Beretta.

Beretta ha deciso di far svolgere la partita a Torino dopo aver preso atto delle note con le quali il Prefetto di Cagliari “ha ritenuto che lo stadio Is Arenas non fosse in grado di supportare l’incontro per il prevedibile, consistente afflusso di spettatori appartenenti a tifoserie storicamente contrapposte”.

Il Presidente ha ricevuto la comunicazione dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive che, “ribadito che lo stadio Is Arenas di Quartu S. Elena è stato dichiarato a norma con Determinazione n. 42/2012 , ha attribuito alla gara in oggetto l’indice di rischio intermedio 2”.

All’Osservatorio ha risposto il Prefetto che ha ritenuto lo stadio “Is Arenas” inidoneo a supportare lo svolgimento della partita in oggetto per motivi di ordine e sicurezza pubblica connessi alla situazione strutturale dell’impianto. Il Presidente della Lega ha quindi disposto che la gara Cagliari-Milan si disputi in campo neutro, all’Olimpico di Torino.

E in serata esplode l’ira dei tifosi rossoblù, scatenati sul web. Non solo rabbia e delusione ma anche insulti e minacce al sindaco di Quartu, Mauro Contini, “colpevole” di non aver firmato l’autorizzazione allo svolgimento della gara. Alcuni si sono limitati ad ironici complimenti, altri sono molto più duri: “Andiamo a casa sua” oppure “bussategli alla porta”. La domanda costante è: “perché lo stadio è agibile una domenica sì ed una no?”, “perché si possono giocare le partite con Napoli, Genoa e Palermo e non quelle contro Juventus e Milan?”.

Il sindaco Contini verso le 18.30 ha risposto a stretto giro di posta, con un comunicato, sempre sulla pagina fb. Di seguito il suo commento.

Quella di non far giocare il Cagliari  allo stadio di Is Arenas è una posizione dell’autorità preposta a garantire l’ordine e la sicurezza pubblica, che è stata irremovibile nonostante tutti i nostri sforzi e le proposte della Lega Calcio per far giocare la partita a Quartu domenica prossima, con anche delle prescrizioni o almeno per gli abbonati. Lo confermano le successive comunicazioni della Prefettura alla Lega Calcio». Il sindaco di Quartu Sant’Elena non ci sta, e spiega quale sia l’effettiva situazione: «Finora ho mantenuto un riserbo istituzionale che ritenevo doveroso rispetto a una questione delicata, confidando in un esito positivo. Rilevo però che le autorità in questione hanno mantenuto le proprie posizioni circa l’inidoneità dello stadio di Is Arenas a garantire le necessarie condizioni di sicurezza. Insomma, una chiusura totale, che non condivido e che può avere conseguenze imprevedibili». «Ciò nonostante – prosegue il sindaco Contini – lancio il mio appello a tutte le istituzioni e i soggetti coinvolti perché si trovi  una soluzione che possa comunque consentire lo svolgimento a Is Arenas di Cagliari-Milan, seppure con le necessarie limitazioni del caso. Invito infine chi ha responsabilità di comunicazione a non fomentare irresponsabilmente i tifosi”.

Una situazione a dir poco caotica, dunque, quella delle ultime ore: il Cagliari aveva fatto sapere di non essere disposto ad accettare altra sede se non quella di Is Arenas. Il Milan sembrava disposto ad aspettare, ma una volta stabilita la sede della gara avrebbe necessariamente dovuto adeguarsi.

Il Comitato di sicurezza avrebbe prima convocato per stamattina e poi disdetto un incontro, anche se delle riunioni si sarebbe tenute fino a poche ore fa.

L’Osservatorio, l’organismo del Viminale, durante l’incontro di ieri a Roma ha classificato la gara di domenica con indice di rischio 2, il che significa che la partita prevede l’utilizzo di più agenti per l’ordine pubblico, ma non la limitazione all’afflusso dei tifosi e quindi alla capienza dello stadio.

 

 

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