Consiglio, il Tar esamina i nuovi ricorsi. Faro su legge elettorale e raccolta firme

Legge elettorale e adesione tecnica per non raccogliere le firme. Sono questi i capisaldi dei nuovi ricorsi che il Tar ha esaminato. Al vaglio dei giudici sono passati undici dei dodici ricorsi complessivi.  Per uno, quello promosso dall’elettore Pietro Ciccu, non si è presentato l’avvocato. In tutti i casi è stata presentata istanza di notifica per pubblici proclami. Se i giudici la accettassero, è ipotizzabile un rinvio delle decisioni a ottobre o novembre. Ma, come sembra più probabile, il Tar dovrebbe emettere già stasera o domani il dispositivo della sentenza con cui accoglie o rigetta i ricorsi. Poi ci sono fino a dieci giorni di tempo per pubblicare la motivazione. Tra quelli discussi oggi, anche il ricorso sulla legge elettorale illustrato da Andrea Pubusa. Hanno resistito in giudizio il Consiglio regionale, Christian Solinas (ma non in qualità di presidente della Regione), e la consigliera regionale Carla Cuccu (M5s).

Ma l’avvocato dell’esponente pentastellata non si è presentato. Una decisione sicuramente legata alle polemiche interne al Movimento in Sardegna. Il ricorso, infatti, tra le altre cose contesta la mancata elezione del candidato presidente M5s, Francesco Desogus. Cuccu ha ugualmente deciso di resistere in giudizio.

Altri sette ricorsi puntano il dito sulla mancata raccolta di firme da parte alcune liste, grazie all’adesione tecnica di consiglieri regionali della precedente legislatura. Tra queste liste compare anche la Lega e, nel caso i giudici accogliessero i ricorsi, potrebbero dover lasciare l’assemblea gli otto consiglieri regionali eletti con il Carroccio. Si tratta, però, di un parere che già in occasione di un altro ricorso è stato respinto dai giudici del Tar. Si tratta del ricorso presentato da Antonio Gaia, Pierfranco Zanchetta e Marzia Cilloccu che contestava proprio le adesioni tecniche. “Oggi – ha spiegato l’avvocato della Lega, Federico Freni – ci sono tre questioni nuove: la prima e la seconda mettono in dubbio i poteri di firma del coordinatore regionale e del segretario del partito rispetto alla presentazione delle liste, la terza è quella di costituzionalità che mette in discussione l’intero impianto della legge regionale della Sardegna rispetto a determinate attribuzioni di seggi e di premi di maggioranza”. Le prime due, ha chiarito, “non mi preoccupano perché sono inammissibili e infondate poiché attengono alla struttura interna del partito che non è competenza del giudice amministrativo”.

LEGGI ANCHE: Nuovi ricorsi al Tar su esito Regionali: scontro nel Movimento Cinque Stelle 

Quanto alla terza, “è più spinosa – ha ammesso Freni – ma è stata risolta in modo univoco dal Tar Sardegna e dal Consiglio di Stato cinque anni fa e non c’è ragione perché ci si debba discostare”. Questi i ricorrenti per la mancata raccolta delle firme: Edoardo Tocco (FI), Andrea Tunis (Sardegna 20Venti), Luca Pizzuto (LeU), Pietro Cocco (Pd), Gaetano Ledda (Psd’Az), Maria Paola Curreli (Pd) e l’elettore Pietro Ciccu. Gli altri ricorsi riguardano le attribuzioni dei seggi. Queste le parti in causa: Ivan Piras (FI) contro Alfonso Marras, Antonio Solinas (Pd) nei confronti di Salvatore Corrias, Gianluigi Piano, Valter Piscedda e Ignazio Manca. Poi, Raimondo Perra (Cristiano popolari socialisti) contro Franco Stara (Futuro Comune), Sebastiano Cocco (Sardegna in Comune) contro Maria Laura Orrù (Sardegna in Comune).

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share