Oggi finalmente riparliamo di calcio giocato, quello vero, quello che ci interessa.
A Pescara, il Cagliari dà prova di maturità vincendo e convincendo. La squadra è apparsa concentrata sin dal primo minuto, gestendo la partita con autorità e senza mai subire gli abruzzesi, che, se si esclude il palo colpito da Weiss (tiro deviato da Agazzi) non hanno mai impensierito i rossoblù; merito di una difesa accorta e di un centrocampo che, per novanta minuti, ha pressato e fatto ripartire la squadra in maniera sempre ordinata e costante.
I gol sono arrivati nella ripresa quando Sau, il migliore in campo e sempre più uomo d’area, ha sfruttato gli assist di Cossu (finalmente una prestazione convincente) al 53° e di Pisanu (oggi capitano) al 61°; prima doppietta per il tonarese e 10° centro stagionale. Dopo il raddoppio, il Cagliari ha amministrato il risultato sino allo scadere, senza mai subire pericoli.
Ariaudo e Rossettini: se, all’andata erano stati i principali artefici della sconfitta, nella gara odierna si sono riscattati dimostrandosi all’altezza della categoria e non facendo rimpiangere l’assenza di Astori.
Nainggolan e Ekdal: per l’ennesima volta forniscono una prova più che convincente prendendo per mano la squadra, facendo il lavoro sporco e non disdegnando quello di fioretto.
Ibarbo: come al solito corre tanto, si procura punizioni, causa ammonizioni, non disdegna di concludere a rete, buona prova.
Sau: semplicemente fantastico, due palle giocabili e due gol; è lui l’uomo copertina di questo Cagliari.
Pulga-Lopez: la partita era fondamentale, a loro e alla società il merito di aver portato il Cagliari, a questo match fondamentale, con la mente sgombra da tutte le nubi degli ultimi giorni.
Daniele Mura