“Con la Giunta Todde la fantasia è arrivata al potere e non passa giornata senza che gli assessori ci delizino con un capolavoro amministrativo. Questa volta è il turno dell’assessore del Lavoro Manca che, nel tentativo di consolidare il commissariamento ‘de facto’ dell’assessore della sanità Bartolazzi, ha inventato i ‘Buoni sanitari’ per gestire, attraverso l’Aspal, alcuni fondi destinati alle spese sanitarie. Purtroppo per lei, le due pagine di osservazioni scritte dagli uffici del Consiglio regionale hanno demolito il provvedimento, tanto da causare l’imbarazzato rinvio della riunione congiunta delle Commissioni Lavoro e Sanità, prevista con l’audizione dei due assessori”. Questo è il commento di Paolo Truzzu, Francesca Masala e Corrado Meloni, capogruppo e consiglieri regionali di Fratelli d’Italia, al termine della riunione.
“Invitiamo l’assessore Manca – hanno aggiunto per voce di Meloni – a riconoscere che si tratta di una delibera sbagliata, oltreché fortemente fantasiosa, e quindi a ritirarla, togliendo dall’imbarazzo anche la maggioranza di centrosinistra, già impegnata a litigare sulla riforma sanitaria da proporre in Aula”.
La replica
L’assessora del Lavoro Desirè Manca replica che si tratta dell’ennesimo tentativo di Fratelli d’Italia di ostacolare misure a favore dei più fragili e afferma: “Nessuna crisi di maggioranza e tantomeno spaccature, la riunione della Commissione congiunta Sanità e Lavoro è stata aggiornata per consentire ai tavoli tecnici di ultimare delle verifiche e quindi avere completezza della misura. Non corrisponde in alcun modo a verità dire che stamane non mi sono presentata in Consiglio regionale, ero presente già dalla mattina pronta a riferire in Commissione”.
La misura
Sugli aspetti delle osservazioni degli uffici viene precisato che nell’ambito dell’attuale ciclo di Programmazione, 21/27, del FSE +, per la prima volta nella storia del Fondo, il sostegno ai cittadini più vulnerabili in ambito sanitario entra a pieno titolo nel novero degli obiettivi specifici conseguibili. Nel dettaglio, viene citato l’articolo 4, comma 1, lettera K, del Regolamento (UE) 2021/1057 del 24 giugno 2021 (Reg. FSE+), secondo cui il Fondo può “migliorare l’accesso paritario e tempestivo a servizi di qualità, sostenibili e a prezzi accessibili, compresi i servizi che promuovono l’accesso agli alloggi e all’assistenza incentrata sulla persona, anche in ambito sanitario”.
Sulla base di tale presupposto normativo, nel Programma FSE+ 21/27 della Regione Sardegna, è stato selezionato anche l’obiettivo specifico K (ESO4.11), prevedendo azioni specifiche in favore del contrasto della povertà sanitaria, tra le quali ‘Misure per potenziare e qualificare la rete dei servizi sociali, sanitari, socio-sanitari dei soggetti vulnerabili’. Pertanto, la misura promossa dall’assessora del Lavoro Desire’ Manca relativa ai bonus sanitari rientra pienamente nel quadro programmatorio tanto del FSE+, quanto del PR FSE+ 21/27. In attesa della riorganizzazione del sistema sanitario pubblico, la misura punta a rendere più equo l’accesso ai servizi sanitari alle fasce della popolazione in condizioni di vulnerabilità socio-economica attraverso l’utilizzo di fondi europei ad hoc.