Migliaia di persone a Olbia hanno voluto stringersi attorno alla famiglia e dare l’ultimo saluto a Gioele Putzu, il bambino di dieci anni morto sabato scorso dopo essere stato travolto da una porta da calcio in un campo sportivo a Ozieri mentre giocava con tre amichetti.
La piccola bara bianca coperta da rose e girasoli ha lasciato l’ospedale Santissima Annunziata di Sassari per raggiungere, seguita da un lungo corteo, la chiesa di Sant’Ignazio da Laconi a Olbia dove sono stati celebrati i funerali. Tantissime persone hanno voluto dire addio al piccolo, per primi i compagni di classe, quelli di judo e il sindaco di Ozieri Marco Peralta.
“Caro Gioele, vorrei che fossi tu a prendere la parola, perché tu sei ancora uno di noi – ha detto padre Amedeo Salis durante l’omelia -. Sarebbe umanamente più giusto se tu fossi seduto qui tra i tuoi amici di judo e di scuola a suonare ancora una volta la chitarra, o accanto a papà e mamma mentre ti stringono la mano. Sarebbe bello sentire ancora una volta la voce e le tue preghiere”.
La piccola bara bianca ha poi lasciato la chiesa sulle note della canzone “A modo tuo” di Elisa e Ligabue, mentre decine di palloncini bianchi venivano lasciati andare in cielo.