Passo avanti per la possibilità della Regione di disporre di esenzioni fiscali e agevolazioni alle imprese. La commissione Autonomia del Consiglio regionale, presieduta da Ignazio Artizzu (Udc-Fli), ha approvato all’unanimità il testo della legge nazionale che modifica il titolo terzo dello Statuto, avviando una procedura più snella di quella prevista dalla revisione costituzionale della Carta Autonomistica sarda. La legge approvata, che ora andrà al Consiglio delle autonomie locali per il parere non vincolante e dovrà tornare in commissione per il voto definitivo e quindi essere messa in discussione in Aula, prevede che la Regione possa decidere “esenzioni e agevolazioni fiscali per le imprese, sgravi di imposte sui profitti e salari“.
Nel contempo il territorio della Sardegna viene “posto fuori della linea doganale dello Stato e costituisce zona franca con riferimento ai diritti di confine, (dazi doganali), alle imposte dirette (tra le quali Ire e Irap) e alle imposte indirette (Iva, imposte di registro, ecc.). Inoltre si prevede che l’esecuzione delle norme in materia doganale, la loro modifica ed integrazione ai fini dell’attuazione della presente legge nonché l’esercizio delle funzioni amministrative doganali siano delegate dallo Stato alla Regione. Entro sei mesi dall’approvazione della legge, d’intesa fra Regione e Stato verrà anche definita la quota degli introiti fiscali percepiti nel territorio regionale da trasferire allo Stato a titolo di partecipazione alle spese nazionali. “Almeno in questa occasione la politica è riuscita a stare al passo e sui tempi dei cittadini – spiega Artizzu all’ANSA – Ora la Regione diventa franca grazie al governo doganale e fiscale dato da questa legge che attribuisce alla Sardegna un ruolo forte in un percorso che potremmo definire nazionalitario”.
Soddisfazione è stata espressa dal leader dei Quattro Mori, Giacomo Sanna. Secondo il consigliere regionale, “la defiscalizzazione dell’energia elettrica, delle accise e dell’Iva sui prodotti energetici da raffinazione ed in particolare dei carburanti per i natanti a uso turistico e per le navi ed aerei merci e passeggeri che collegano la Sardegna con l’esterno, darà un contributo determinante alla definizione di una vera continuità territoriale ed aumenterà la concorrenzialità turistica della Sardegna”. “Il provvedimento delinea percorsi e contenuti della zona franca sarda che è un mix graduato e articolato di defiscalizzazioni alla produzione industriale, al commercio, al consumo e nei servizi avanzati, applicato principalmente in aree industriali votate all’esportazione, coniugato in tutti i territori comunali con un sistema di zone franche urbane – spiega l’esponente Sardista – Tale sistema, accompagnato dalla disponibilità nel mercato interno sardo di merci e servizi prodotte trasformate ed offerti con la fiscalità di vantaggio, assieme alla possibilità per le famiglie di acquistare prodotti energetici e di consumo defiscalizzati e determinati in un contingente annuo, permetterà la crescita occupazionale e l’incremento delle risorse spendibili dalle famiglie, aumentando i consumi, favorendo il turismo e il settore agricolo e pastorale”.