Dopo la riunione a Roma tra Tajani, Cappellacci e Cicu, al termine della quale il Governatore ha parlato di apertura della Commissione europea all’istituzione della Zona franca integrale nell’Isola, in serata è arrivato il commento di Francesca Barracciu. L’esponente del Pd qualche giorno fa – dalla sua postazione a Bruxelles – aveva parlato di ‘bluff smascherato‘ dopo l’approvazione del Codice doganale europeo che, nei fatti, chiudeva il discorso. Secondo la Barracciu non è cambiato nulla. “L’esito dell’incontro odierno tra Cappellacci e Tajani non è altro che la più classica scoperta dell’acqua calda, che non smentisce né aggiunge niente a quanto da me finora sostenuto“, dichiara l’europarlamentare e candidata alle primarie del centrosinistra. “Al contrario, è una conferma: a oggi il nuovo Codice Doganale europeo impedisce la Zona Franca integrale. Per farla bisogna modificarlo di nuovo, e che una legge possa essere modificata – come emerso dall’incontro che Cappellacci sbandiera come una qualche incomprensibile vittoria – non è certo una notizia, è un’ovvietà. Per farlo deve essere rimesso in moto tutto l’iter legislativo, che va dalla proposta della Commissione al Parlamento e al Consiglio europeo, con l’accordo politico dei 28 Capi di Stato e di Governo. Lo stesso vale per ogni proposta di posporre l’entrata in vigore del Codice e Tajani lo dovrebbe saper bene. Era ed è collega di partito di Cappellacci, eppure quando la Commissione ha presentato la proposta di Codice Doganale approvato la scorsa settimana non risulta si sia battuto perché la Sardegna fosse riconosciuta Zona Franca integrale. Torni a Bruxelles e chieda ed ottenga dai suoi colleghi commissari di presentare una proposta di modifica del Codice in tal senso e riceverà il nostro plauso. Se così sarà, finché rimarrò in Parlamento io farò la mia parte”.
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