Il centrodestra non ha perso l’occasione di attaccare il Campo largo durante la discussione in Consiglio regionale sul disegno di legge per estendere l’esercizio provvisorio fino al 28 febbraio. Le opposizioni, con uno sguardo alla seduta statutaria del 3 febbraio, in cui la presidente della Regione, Alessandra Todde, dovrà riferire sul caso della sua possibile decadenza, hanno affilato le armi. Poiché in quella occasione interverranno solo i capigruppo, alcuni esponenti dell’opposizione hanno deciso di anticipare le critiche, portando in aula il dibattito sul terremoto politico che scuote la Sardegna da settimane.
Il risultato è stato un acceso confronto, con le minoranze che hanno lanciato accuse sui primi mesi della legislatura, includendo nel dibattito i ritardi sulla manovra finanziaria e la difficoltà di avviare la riforma sanitaria. Alla fine, l’esercizio provvisorio è stato approvato a maggioranza, con le opposizioni astenute. “Stiamo vivendo una legislatura senza precedenti – ha dichiarato Fausto Piga, vicecapogruppo di Fratelli d’Italia –. Per la prima volta nella storia dell’autonomia sarda, un presidente della Regione rischia la decadenza, e per la prima volta il Consiglio regionale potrebbe essere sciolto da un momento all’altro.”
Piga ha criticato l’instabilità della maggioranza: “In una situazione così precaria, la priorità sarebbe dovuta essere l’approvazione della finanziaria per garantire la stabilità dei conti della Regione. Invece, avete preferito fare altro e, nel tentativo di trovare compromessi interni, non avete fatto praticamente nulla finora.”
Secondo Piga, gennaio rappresenta la sintesi di questa situazione: “Sarà ricordato come il mese nero dell’autonomia sarda, caratterizzato da un caos istituzionale senza precedenti, a partire dal caso decadenza. Perfino il giornalista Marco Travaglio ha parlato di incompetenza e pressapochismo. Se persino un vostro amico fa queste critiche, allora è il momento di riflettere seriamente sulla gravità della situazione.”