Il conto alla rovescia per la presentazione delle liste alle prossime elezioni amministrative in Sardegna è cominciato. Entro il 10 settembre prossimo tutti i candidati che intendono presentarsi alla corsa per i 102 Comuni sardi al voto dovranno presentare la richiesta e da lì inizierà l’ultimo miglio per le campagne elettorali. Le date del voto non coincideranno col resto d’Italia, perché nell’Isola la Regione ha deciso di posticipare di una settimana l’appuntamento. Saranno solo tre i Comuni sopra i 15mila abitanti al voto (Olbia, Capoterra e Carbonia).
Cominciano dunque le operazioni di predisposizione delle procedure anche alla luce della pandemia e dell’aumento dei contagi da Covid. I ministri dell’Interno, Luciana Lamorgese, e della Salute, Roberto Speranza, hanno sottoscritto il ‘Protocollo sanitario e di sicurezza per lo svolgimento delle consultazioni elettorali dell’anno 2021’, nel quale sono individuate alcune misure per prevenire il rischio d’infezione da Covid-19 in occasione dello svolgimento delle prossime elezioni.
I Comuni potranno istituire “seggi speciali per la raccolta del voto domiciliare” per assicurare il diritto di voto a chi si trova in trattamento domiciliare, in condizioni di quarantena o di isolamento fiduciario. Per garantire la sicurezza è stato disposto che i componenti delle sezioni ospedaliere e dei seggi speciali dovranno essere in possesso del Green pass.
In continuità con quanto già disposto per le consultazioni del 2020, è stata prevista l’istituzione di sezioni ospedaliere nelle strutture sanitarie con almeno 100 posti-letto che ospitano reparti Covid-19, le quali, per mezzo dei relativi seggi speciali, saranno chiamate, altresì, a provvedere alla raccolta del voto domiciliare e del voto dei ricoverati nei reparti Covid-19 di strutture sanitarie con meno di 100 posti-letto.
Anche quest’anno, in caso di accertata impossibilità di una loro costituzione, le sezioni ospedaliere e i seggi speciali potranno essere composti da personale delle Unità speciali di continuità assistenziale regionale (Uscar) o, in subordine, da soggetti appartenenti alle organizzazioni di protezione civile che abbiano manifestato disponibilità. Ove ulteriormente necessario, il sindaco provvederà alla nomina di suoi delegati.
Per quanto riguarda i seggi speciali,, la novità di queste consultazioni, è stata riconosciuta ai Comuni nei quali non sono ubicate le predette strutture sanitarie Covid la possibilità di istituire seggi speciali per la raccolta del voto domiciliare. “In caso di accertata impossibilità per il Comune di costituire tali seggi speciali, potrà essere istituito un solo seggio speciale per due o più enti locali – si legge nella norma -. Per garantire adeguate condizioni di sicurezza, infine, è stato disposto che i componenti delle sezioni ospedaliere e dei seggi speciali dovranno essere in possesso del Green pass”.