L’Udc sardo, con il coordinatore Andrea Biancareddu che ha preso in mano il partito dopo la morte di Giorgio Oppi, ha chiuso la lista in Sardegna. Il polo moderato, che a livello nazionale mette insieme i partiti di Lorenzo Cesa, Maurizio Lupi, Luigi Brugnaro e Giovanni Toti, è la quarta gamba del centrodestra, in corsa insieme a Fdi, Forza Italia e Lega.
La lista centrista – si chiama ‘Noi moderati’ – si presenta solo nei collegi proporzionali di Camera e Senato, visto che negli uninominali il candidato è di coalizione e lo mettono i partiti più forti (qui tutte le sfide). Biancareddu, insieme ai big nazionali, ha costruito una rosa di papabili aperta agli altri partiti.
Alla Camera il capolista è Stefano Tunis, il fondatore di Sardegna 20venti e consigliere regionale. Seconda è Renata Mura, assessora udc di Dolianova. Terzo il tempiese Francesco Quargnenti, quarta la deputata uscente di Brugnaro, di origini sarde, Lucia Scano. Al Senato, il capolista è Alessandro Deriu, avvocato di Alghero . Seconda in lista la consigliera regionale Carla Cuccu, ex M5s poi passata nel gruppo Misto. Terzo è Andrea Floris, assessore allo Sport nel Comune di Cagliari.
“Da coordinatore regionale dell’Udc – dice Andrea Biancareddu – avevo un compito: concorrere alla vittoria del centrodestra alle Politiche del 25 settembre attraverso la lista che rappresenta i moderati italiani. Siamo arrivati al risultato anche in Sardegna, mettendo insieme i partiti alleati. Ringraziamo tutti i candidati per la disponibilità”. A domanda precisa su nuovi e possibili scenari in Consiglio regionale in seguito alla lista unitaria per le Politiche, Biancareddu dice: “Ne parliamo eventualmente dal 27 settembre. Adesso ci dedichiamo alla campagna elettorale per l’elezione del nuovo Parlamento”.
Biancareddu lascia volutamente alla fine, a chiusura del cammino fatto, il pensiero per Oppi: “Sarebbe stato contento di questo nostro lavoro, perché abbiamo unito e non diviso, come ci ha insegnato lui”.