“Abbiamo ritenuto opportuno, per l’importanza del progetto, organizzare nei territori momenti di discussione e approfondimento sui vantaggi delle nuove reti di videosorveglianza e soprattutto sugli aspetti tecnici che i Comuni devono affrontare nella realizzazione delle reti. La Giunta ha deciso di destinare, nella seconda fase, 16 milioni e 930mila euro per finanziare tutti i Comuni, nessuno escluso, che possono così dotarsi dei nuovi sistemi di controllo e monitoraggio con l’intento di innalzare i livelli di sicurezza”. Lo ha detto l’assessore degli Affari generali, Filippo Spanu, intervenuto a Sassari, nella sala convegni di PromoCamera, all’incontro promosso dalla Regione per offrire informazioni a sindaci, assessori, tecnici comunali e cittadini sul progetto esteso a tutti i Municipi dell’Isola.
“L’obiettivo – ha proseguito Spanu – è quello di avere sistemi tecnologici di monitoraggio e controllo per assicurare nei contesti urbani condizioni ambientali di sicurezza e favorire la prevenzione e il contrasto di attentati e atti intimidatori ai danni degli amministratori locali. La Sardegna – ha continuato l’esponente della Giunta – è la prima regione italiana a dotarsi di un sistema molto avanzato sul piano tecnologico in un quadro di coordinamento con le centrali delle forze di polizia. Lavoriamo in stretto raccordo con Prefetture, Anci e gli amministratori locali che avvertono la necessità di avere una efficiente rete di controllo e di monitoraggio del territorio allo scopo di prevenire episodi che violano i principi su cui si basa la civile convivenza. Solo con la massima coesione istituzionale e territoriale – ha concluso Spanu – si possono raggiungere risultati importanti”.
All’incontro son intervenuti il presidente di Anci Sardegna, Emiliano Deiana, più due rappresentanti del Comune di Sassari: l’assessore delle Politiche per le Infrastrutture della mobilità urbana, Antonio Piu, e il direttore generale dell’assessorato degli Affari generali, Antonello Pellegrino. Presenti anche Piero Berritta e Francesco Mugheddu che fanno parte del gruppo di lavoro che segue da vicino il progetto. Sinora 120 Comuni, su un totale di 267 centri coinvolti in questa seconda fase, hanno presentato la domanda per ottenere il finanziamento. Il presidente Deiana ha sottolineato che “le reti ci videosorveglianza sono infrastrutture materiali molto utili per le comunità con funzione di arginare reati anche gravi e atti di vandalismo e di supporto alle forze di polizia nello svolgimento delle indagini”.
La domanda di finanziamento deve essere redatta esclusivamente online. La richiesta di contributo si può trovare al seguente indirizzo:http://www.regione.sardegna.it/retisicurezza-fase2/. Allo stesso indirizzo è reperibile tutta la documentazione relativa al procedimento. “Trattandosi di fondi Por Fesr 2014-2020 – si legge in una nota della Regione -, la tempistica di realizzazione degli interventi da parte dei soggetti beneficiari segue i vincoli assunti dalla Regione nei confronti dell’Unione Europea. I progetti dovranno essere conclusi e rendicontati entro il termine perentorio del 31 luglio 2020. Gli enti locali dovranno avviare le attività di realizzazione della rete di sicurezza locale entro 30 giorni dalla data di ricevimento del contributo procedendo con l’avvio delle fasi progettuali dell’intervento. Il prossimo 9 novembre contenuti e finalità del nuovo avviso per le reti di videosorveglianza saranno illustrati nel corso di un incontro in programma a Cagliari, nella sede dell’Ex Cisapi”.