Giornata sui 35 anni della Protezione civile

VIDEO. Protezione civile, 35 anni di storia e proiezione al futuro: 60 milioni in arrivo

di Umberto Zedda

Una celebrazione che guarda al passato ma, soprattutto, al futuro e 60 milioni di risorse: i 35 anni della Protezione Civile in Sardegna sono stati al centro di una giornata di riflessione e approfondimento, alla quale hanno partecipato il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, l’assessora della Difesa dell’ambiente con delega alla Protezione civile Rosanna Laconi, il Prefetto di Cagliari Giuseppe Castaldo, del Capo di dipartimento della Protezione civile nazionale Fabio Ciciliano, il direttore generale della Protezione civile regionale Mauro Merella e il presidente della rappresentanza del volontariato di Protezione civile Emilio Garau.

“Pensiamo ad una protezione civile più integrata sul territorio e proiettata sulla previsione e prevenzione dei rischi – afferma l’assessora Laconi – puntiamo soprattutto sulla formazione del cittadino che deve essere il primo soccorritore di sé stesso”. Sono in arrivo 60 milioni di euro per interventi di protezione civile in Sardegna, in prosecuzione della linea di finanziamenti già iniziata quest’anno dalla giunta.

Guarda il video dell’assessora della Difesa dell’ambiente Rosanna Laconi:

Il Capo Dipartimento nazionale Fabio Ciciliano ha evidenziato il valore della gestione locale dei fondi e delle risorse: “è necessario impiegare nel miglior modo possibile i fondi messi a disposizione. Questa azione viene poi calata all’interno delle singole realtà territoriali che conoscono il proprio territorio, in maniera tale da ottimizzare le priorità delle azioni da mettere in campo: mezzi e tecnologie non sono gratis. Il 94 per cento del territorio nazionale è a rischio idrogeologico serio – continua Ciciliano – dobbiamo perciò iniziare a fare un ragionamento sul governo ordinario del territorio, perché facendo una buona prevenzione abbatteremo le governance delle emergenze e l’investimento sulla prevenzione si scontrerebbe in maniera positiva con quello che nella gestione delle emergenze costituisce un costo vivo”.

Guarda il video del Capo Dipartimento nazionale Fabio Ciciliano

La questione dei fondi ha trovato eco nelle parole di Mauro Merella, direttore generale della Protezione civile Sardegna, che ha fornito dettagli sugli interventi previsti: “Sono 60 milioni i fondi destinati alla Protezione Civile dell’isola. Dieci di questi andranno per il potenziamento dei centri operativi territoriali e comunali, altri dieci al conservamento balneare per mettere in sicurezza tutte le spiagge; 20 milioni sono destinati all’affitto di mezzi e attrezzature per fronteggiare eventuali calamità e altri sette circa alla sensoristica per migliorare le attività di monitoraggio rispetto all’antincendio, alle alluvioni e ai rischi boschivi. Abbiamo poi altre risorse dedicate al potenziamento delle infrastrutture tecnologiche”.

Guarda le dichiarazioni del direttore generale della Protezione civile Sardegna

La nuova scuola di formazione
Merella ha posto l’accento sulla questione della formazione: “La scuola di Protezione Civile è stata istituita l’anno scorso, è un progetto molto importante, stiamo ponendo le basi per l’avvio. Si parla di diffusione della cultura della Protezione civile: formazione, informazione alla popolazione, vogliamo che questa scuola entri nelle scuole, utile dunque per una formazione civica di ragazzi e ragazze”. Un progetto che mira a formare cittadini più consapevoli, come sottolinea anche l’assessora regionale Laconi: “La cultura della Protezione civile partirà dai primi cicli scolastici, con l’obiettivo di sensibilizzare le nuove generazioni fin dall’infanzia.”

La centralità della tecnologia è stata ribadita da Ciciliano, che ha spiegato: “Sarà importantissimo il coinvolgimento dei giovani perché più vicini alla tecnologia, ormai fondamentale per esplicare le azioni di Protezione civile. Le tecnologie – conclude Ciciliano -diventano ormai obsolete rapidamente, perciò, è necessario rimanere aggiornati altrimenti il livello si abbassa con il passare del tempo, e noi non ce lo possiamo permettere”.

Come ha sottolineato il sindaco Zedda, il cambiamento climatico rende sempre più urgente un sistema di Protezione civile efficiente e radicato nel territorio, capace di rispondere con prontezza alle nuove sfide poste dai fenomeni atmosferici.

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