E’ approdata in Regione, davanti all’assessora del Lavoro Virginia Mura, la vertenza del settore tessile dell’area industriale di Ottana, dopo le annunciate dimissioni del sindaco Franco Saba “per la drammatica crisi occupazionale del territorio”. Al tavolo le organizzazioni sindacali di categoria Filctem Cgil, Femca Cisl ed Uiltec Uil. La titolare del Lavoro ha riepilogato la vertenza, nata a seguito della mancata presentazione da parte di circa 130 lavoratori tessili delle istanze per il trattamento della mobilità in deroga per il 2016. E ha indicato le possibili soluzioni. “La Giunta regionale – ha spiegato – si è impegnata a riservare 2,1 milioni di euro per un pacchetto di misure specifiche all’interno del piano LavoRAS, per cui sono state individuate tre possibili destinazioni: la prima via riguarda la possibilità di ottenere la concessione del trattamento di mobilità in deroga ai 130 ex lavoratori, anche se ci sono ostacoli sulle assegnazioni statali, ma ci sarebbe la possibilità di utilizzare per lo scopo risorse regionali seguendo una interlocuzione con il Ministero del lavoro per l’individuazione di un’altra modalità che consenta l’erogazione del trattamento”.
“Le altre due possibili soluzioni – ha proseguito l’assessora – ricadono invece all’interno delle azioni del Piano LavoRAS e consistono nell’attivazione di cantieri comunali per un periodo di otto mesi, più eventualmente, alla fine del cantiere, quattro mesi di Naspi. O anche la partecipazione a un piano personalizzato di politiche attive per lo svolgimento di alcuni progetti”. I sindacalisti, che si dovranno pronunciare sulle proposte dell’esponente della Giunta, hanno manifestato l’esigenza di sottoporre le tre opzioni ad una assemblea dei lavoratori. Ma da parte loro è giunta anche la richiesta che la Regione esplori la possibilità di “un sussidio una tantum in favore dei lavoratori in questione, per offrire un sostegno economico ad essi e alle loro famiglie”. Il tavolo è stato aggiornato al prossimo 27 aprile.