Vertenza Brotzu, i medici ancora in stato di agitazione. E rifiutano di fare ulteriori straordinari

Per il momento, e in attesa degli incontri che ora sono diventati due, sul caso Brotzu resta lo stato di agitazione. La mobilitazione lanciata dalle organizzazioni sindacali non è rientrata e si attendono sviluppi. Di certo, per il momento, ci sono due date. Una è per il 18 ottobre e un’altra per il 21. Da definire c’è la vertenza che riguarda la disparità degli stipendi tra il personale dell’Arnas Brotzu e quelli delle altre aziende sanitarie. Una situazione che ha spinto i sindacati dei medici a minacciare lo sciopero.

Un primo incontro era stato rinviato e fissato per il 18 ottobre alle 10. Ora una nuova comunicazione perché il confronto sulla perequazione retributiva sarà diviso in due parti con i sindacati confederali convocati per il 21 alle 10. Il 18 all’incontro con l’assessore ci saranno Cimo, Anaao-Assomed, Aaroi Emac, Fassid, Fesmed, Fvm. Dai medici, nel frattempo, è arrivata l’indisponibilità a fare straordinari. Dall’assessorato era anche già arrivato l’impegno dell’assessore Bartolazzi per “ individuare il parametro di perequazione più equo in grado di soddisfare le giuste rivendicazioni dei medici”.

La convocazione straordinaria della Commissione Sanità in Consiglio regionale si è chiusa con una diffusa insoddisfazione. Sia tra i rappresentanti della maggioranza, con Francesco Agus che ha parlato di “direzione dell’azienda sconnessa con chi opera tutti giorni nella struttura”, sua dalla minoranza che ha puntato il dito sull’assessore considerato “grande assente”. Sia durante le audizioni, sia a margine con i giornalisti i dirigenti dell’Arnas hanno chiarito che “nessun paziente sarà trasferito da un ospedale all’altro, nessuna seduta operatoria sarà sacrificata, gli interventi non verranno assolutamente diminuiti”.

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