Vacanze a Villa Certosa per Berlusconi che prepara il suo rientro

Il mese di agosto sarà dedicato prevalentemente alla riabilitazione fisica e al relax in Sardegna con i figli e le persone più vicine. Dopo l’operazione al cuore che lo ha costretto ad abbandonare la scena politica per un po’, il Cavaliere si impone un lungo periodo di “ferie” nella sua Villa Certosa”, in Costa Smeralda, dove è approdato qualche giorno fa. Ma, nonostante il riposo imposto dai medici, il Cavaliere ha deciso di riprendere a poco a poco a studiare i dossier più caldi in vista dell’autunno, con l’appuntamento cruciale del referendum sulle riforme, vero snodo per il prosieguo della legislatura. E con il rilancio di Forza Italia affidato a Stefano Parisi che intanto avverte: “Non sto riorganizzando FI ma presentando un progetto a Berlusconi per la rigenerazione del partito e per ridefinire una proposta politica liberale e popolare per il Paese. Poi, si dovrà pensare anche alla forma partito. Non c’è più il finanziamento pubblico, dunque i partiti devono essere leggeri e in grado di riavvicinare le persone alla politica”.

Parisi, in attesa di inviare i suoi dossier al Cav sul nuovo partito, lancia anche un messaggio a Salvini e Meloni: “Può venire chi vuole – dice – siamo aperti a tutti quelli che hanno a cuore l’interesse del Paese”. Berlusconi, che oltre alla politica deve fare i conti con le vicende legate alle sue aziende (dopo la vendita del Milan resta sempre da capire la sorte dell’affaire Mediaset-Vivendì),vuole arrivare all’appuntamento di settembre nel miglior modo possibile, ecco perchè oltre al recupero della salute ha deciso di non perdere più tempo e di sostenere al massimo la costruzione della nuova Forza Italia.

Dopo aver tolto di mezzo il cosiddetto cerchio magico, il Cavaliere insieme al board del partito, composto da sua figlia Marina e dai suoi storici collaboratori (Confalonieri, Letta e Ghedini) oltre ai due consiglieri Valentino Valentini e Sestino Giacomoni, punta le sue fiches sulla super consulenza di Parisi. La “mission” dichiarata è quella di recuperare le percentuali in termini di voti perse in passato e consentire di poter tornare ad essere il perno della futura coalizione di centrodestra.

La decisione dell’ex capo del governo di tagliare fuori dal restyling azzurro i colonnelli del partito ha provocato un vero e proprio terremoto. Big del calibro di Giovanni Toti e Paolo Romani, portabandiera del cosiddetto asse del Nord, hanno accolto in maniera ‘gelida’ l’ascesa di Parisi all’interno del partito. Stesso atteggiamento anche da parte degli storici alleati di Forza Italia. Giorgia Meloni e soprattutto Matteo Salvini hanno bocciato sul nascere l’idea parisiana di un’aggregazione a “trazione moderata”. Il leader della Lega lo ha fatto presente direttamente all’ex premier con cui ha avuto un colloquio prima delle vacanze e con cui tornerà a discutere sempre a settembre.

Il monito del Carroccio è chiaro: nessun ritorno al passato e alle vecchie alleanze con Verdini e Alfano. La resa dei conti ci sarà a settembre, per la precisione a metà mese quando andrà in scena una sorta di duello a distanza tra Parisi e Salvini. L’ex manager ha in programma a Milano la convention con cui sostanzialmente ‘battezzerà’ la sua nuova creatura a cui guarda con attenzione tutta l’area che fa riferimento ad Angelino Alfano. E sempre negli stessi giorni a Pontida il leader della Lega rilancerà il suo modello di centrodestra provando a mettere anche un’ipoteca sulla leadership futura. Due appuntamenti che serviranno a fare luce sui possibili punti di incontro tra Lega e Forza Italia in attesa di capire se con le modifiche alla legge elettorale, e magari l’assegnazione del premio alla coalizione, ci sia comunque la necessità di stare insieme in un’unica alleanza. (ANSA).

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