Uranio, Pigliaru alla commissione d’inchiesta: “Troppe incertezze, basta”

C’è “incertezza sui tempi di arrivo” degli indennizzi alla Regione Sardegna “e quindi ai Comuni” per le occupazioni delle servitù militari. E c’è incertezza anche sulla cifra. È umiliante non sapere quale somma arriverà e tanti anni dopo, la situazione non è accettabile”. Lo ha detto il presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru, durante un’audizione in Commissione di inchiesta sugli effetti dell’utilizzo dell’uranio impoverito, parlando delle servitù militari sul territorio.

CALCOLO NON CONFERMATO. “C’è una cifra stanziata dallo Stato – ha spiegato Pigliaru – e poi divisa tra le Regioni, ma la cifra oscilla in base alla situazione di bilancio. Tra il 2009 e il 2014 dovevano arrivare 15 milioni di euro ma non è arrivato nulla”.

IL DESTINO DELLE SERVITÙ. Il capo della Giunta sarda ha poi aggiunto: “Bisogna prendere atto che c’è un gravare importante delle servitù militari in Sardegna. La loro dimensione fisica è rimasta immutata in 60 anni e non ha senso. Oggi è cambiato tutto, c’è la tecnologia, si possono fare attività simulate. Bisogna investire in ricerca“. Pigliaru ha ribadito: “Sul poligono di Capo Frasca, ad esempio, abbiamo individuato aree immediatamente dismissibili. Bisogna chiedere con forza di investire in ricerca. 60 anni fa alcune attività avevano senso ora si possono fare in modo diverso. Questa è la via per evitare il gravame” sulla Sardegna”.

EFFETTI URANIO. Quindi ecco sui rischi per la salute. “Per valutare gli effetti sull’ambiente e sulla salute militare nei poligoni addestrativi in Sardegna servono osservatori ambientali indipendenti, con oneri a carico della Difesa e non della Regione. Osservatori che possano raccogliere dati da consegnare alla comunità scientifica. Noi pensiamo che l’Arpas (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente) in questo caso possa avere un ruolo fondamentale”. E ancora: “Questa è una proposta che abbiamo presentato anche al Governo – ha aggiunto Pigliaru -finora su questi temi c’è stato un approccio negoziale con il Governo, oggi invece occorre intervenire con una norma specifica”.

LA RICHIESTA. Il Presidente ha poi chiesto che le attività esercitative nelle aree Sic (siti di interesse comunitario) “siano soggette a una valutazione di incidenza: c’è una carenza di valutazione che si trasforma in insufficiente trasparenza degli effetti delle esercitazioni sull’ambiente”.

LA MADDALENA. “Presto ci sarà un tavolo per trovare accordi e usufruire di risorse importanti” per la riconversione dell’area della Maddalena. Il presidente Pigliaru lo ha detto rispondendo alle domande dei parlamentari, sempre durante un’audizione in Commissione di inchiesta sugli effetti dell’utilizzo dell’uranio impoverito. “Il Governo – ha sotolineato il capo della Giunta – ha attribuito 15 milioni di euro per la riconversione dell’area, poi il presidente del Consiglio ha annunciato un ulteriore contributo di 20 milioni: sono risorse che integrano il quadro. Ora bisogna allineare i comportamenti e uscire dai conflitti che creano il blocco burocratico”.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share