Università di Cagliari, inaugurato l’anno accademico. La Giunta: “Il Governo Meloni taglia i fondi, la Regione investe su istruzione e borse di studio”

“Mentre il Governo riduce le risorse, noi incrementiamo il fondo per le Università e investiamo su progetti strategici come le università diffuse e le borse di studio. Anche quest’anno, tutti gli idonei ne saranno beneficiari”. Lo ha detto – prendendo di mira l’esecutivo nazionale – l’assessore alla Programmazione Giuseppe Meloni, durante l’inaugurazione a Cagliari dell’anno accademico 2024-2025, alla quale ha partecipato gran parte della Giunta regionale.

La cerimonia, tenutasi nell’Aula Magna “Mario Carta”, ha avuto come tema principale “Ricerca e innovazione in medicina”, con una prolusione di Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore della Sanità. Il rettore Francesco Mola ha introdotto l’evento, evidenziando i risultati e le sfide dell’ateneo, che negli ultimi anni ha visto crescere i corsi di studio, il personale e le immatricolazioni, nonostante le difficoltà. “Il prossimo anno raggiungeremo la quota di 100 corsi di studio, un risultato che dimostra la nostra solidità e capacità di adattamento in un contesto universitario sempre più selettivo”, ha dichiarato Mola. “È un traguardo che si affianca al superamento della soglia dei mille dipendenti, tra personale docente e tecnico-amministrativo, un successo che sembrava impensabile solo pochi anni fa”.

Nel suo intervento, Meloni ha inoltre ricordato i progetti finanziati con i fondi Fsc, sottolineando che “la Giunta regionale intende continuare a sostenere l’Università di Cagliari, che gioca un ruolo nevralgico per lo sviluppo della Sardegna”. Accanto a lui, l’assessore dell’Industria, Emanuele Cani, ha evidenziato l’importanza della collaborazione con l’ateneo per la definizione del nuovo Piano Energetico Regionale, mentre l’assessore della Sanità, Armando Bartolazzi, ha ribadito il legame tra ricerca universitaria e progresso tecnologico in campo medico, con prospettive promettenti soprattutto nelle nuove terapie.

Nel corso della cerimonia, Locatelli ha messo in luce i progressi della ricerca medica in Sardegna, un’area che potrebbe diventare un laboratorio per lo sviluppo di terapie innovative. “L’isola ha una tradizione straordinaria nella ricerca sulla talassemia. I risultati ottenuti, grazie agli studi pionieristici di figure come il professor Cao e il professor Galanello, hanno aperto nuove strade per la terapia genica e l’editing del genoma”, ha dichiarato Locatelli. Ha poi spiegato come i nuovi approcci stiano cambiando la vita di pazienti affetti da malattie del sangue, come la talassemia e l’anemia falciforme, e come questi sviluppi possano essere applicati anche ad altre patologie.

L’Università di Cagliari non è solo un centro di eccellenza nella ricerca, ma sta anche affrontando un periodo di importanti investimenti infrastrutturali. “Il Piano di città degli immobili pubblici di Cagliari ci offre un’opportunità straordinaria: vedremo radicali cambiamenti nel nostro patrimonio, con nuove edificazioni e ristrutturazioni per rispondere alle esigenze degli studenti e alle nuove modalità di ricerca e didattica”, ha concluso il rettore Mola, confermando l’impegno dell’ateneo nel promuovere una visione sostenibile e innovativa per il futuro.

L’inaugurazione dell’anno accademico ha così sancito un patto tra istituzioni regionali e universitarie, volto a garantire una crescita continua, con l’auspicio che la Sardegna possa essere un punto di riferimento non solo per la ricerca medica, ma anche per lo sviluppo sostenibile e l’innovazione tecnologica.

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