Una alleanza di forze politiche e sociali in Sardegna ha lanciato un appello per una profonda riforma della legge elettorale. L’iniziativa nasce dall’insoddisfazione verso l’attuale sistema, in vigore dal 2013. “L’obiettivo è garantire una reale rappresentanza democratica e superare le distorsioni prodotte nell’attuale assetto maggioritario”, spiegano i promotori. La legge attuale, dicono, “contribuisce ad alimentare la sfiducia nei confronti delle istituzioni, l’astensionismo e la crescente marginalizzazione delle forze politiche e sociali non riconducibili al bipolarismo”. Tra i movimenti e i partiti promotori dell’iniziativa figurano Sardegna chiama Sardegna, Sinistra Futura, Sardegna Possibile, Liberu, Rifondazione Comunista Sardegna, Sardigna Natzione Indipendentzia, Potere al Popolo.
L’appello propone una serie di principi fondamentali per la costruzione di una nuova legge elettorale che possa restituire vitalità alla democrazia sarda. Tra questi, l’introduzione di un sistema proporzionale, l’elezione del presidente in Consiglio regionale, l’eliminazione del voto disgiunto e l’abbassamento delle soglie di sbarramento. Inoltre, si sottolinea l’importanza di garantire una maggiore rappresentanza ai territori marginali e di istituire una norma di democrazia paritaria per garantire una composizione del Consiglio che rispetti l’equilibrio di genere.
“Il sistema maggioritario – dichiarano i promotori dell’appello – ha tradito le sue promesse e ha reso il Consiglio regionale meno rappresentativo e meno vicino alle istanze dei cittadini. Vogliamo avviare un processo aperto e partecipato, coinvolgendo cittadini, associazioni e forze politiche, per costruire insieme una riforma elettorale che restituisca vitalità alla democrazia sarda”.
L’invito è rivolto a tutta la società sarda per l’evento che si terrà sabato 15 marzo, presso il Centro Civico Culturale di Bauladu, in piazza Emilio Lussu, dalle ore 16. Nel corso dell’incontro i promotori presenteranno l’appello e l’occasione segnerà l’avvio del processo partecipativo che si snoderà su tutto il territorio isolano nei prossimi mesi.