Una poltrona per due, Cappellacci e Cicu in corsa per coordinare Forza Italia

Ugo Cappellacci vuole fare il coordinatore regionale di Forza Italia. Ma a insidiare la poltrona al presidente sconfitto, ecco spuntare il deputato Salvatore Cicu.

Ugo Cappellacci vuole fare il coordinatore regionale di Forza Italia. Ma anche il deputato Salvatore Cicu ha questa ambizione. Tra i berlusconiani sardi parte la corsa alla leadership, con tutto ciò che ne consegue.

Cappellacci venerdĂŹ ha convocato al T-Hotel di Cagliari una riunione a porte chiuse. Obiettivo: organizzare il partito nel nuovo Consiglio regionale. Nell’occasione, l’ormai ex governatore, che guiderĂ  l’opposizione e per questo non si candida alle Europee (malgrado l’invito di Berlusconi), ha contato gli eletti nella nuova assemblea e scoperto di avere dalla sua una buona fetta di partito.

Sui dieci neoconsiglieri azzurri, infatti, almeno cinque stanno con lui. Un’ottima base per arrivare a controllare l’intera Forza Italia sarda. Cicu, invece, è uscito penalizzato dal voto del 16 febbraio: nessuno dei suoi uomini ce l’ha fatta a superare la prova delle urne: nemmeno un seggio.

All’incontro dell’altra sera, c’erano i nuovi onorevoli, i candidati che hanno perso e svariati dirigenti del partito. In sintesi, il capo della Giunta uscente ha fatto questo ragionamento: per esercitare al meglio il ruolo di leader dell’opposizione, serve aver in mano anche il coordinamento regionale, visto che Forza Italia è il primo partito della coalizione.

Al momento, endorsement ufficiali Cappellacci non ne ha ricevuti. Ma le sue dichiarazioni aprono la strada a una serie di riposizionamenti interni che giĂ  stanno agitano gli azzurri. Ecco il quadro attuale: in Aula, Cappellacci potrĂ  contare intanto su Alessandra Zedda, assessore uscente alla Programmazione, ex fedelissima di Cicu e poi passata nell’area del governatore. Ma a Cappellacci sono vicini pure il neoconsigliere Marco Tedde, il riconfermato Antonello Peru e il quasi ex assessore all’Agricoltura, Oscar Cherchi. Si aggiunga Pietro Pittalis, capogruppo uscente, altro pezzo da novanta del partito, uno che con Cappellacci non si trova male, sebbene il suo ruolo ideale sia quello di paciere.

Il resto del gruppo Forza Italia è di estrazione mista: Edoardo Tocco, altro riconfermato dell’Aula, è un fedelissimo di Piergiorgio Massidda, Ignazio Locci, cugino dell’onorevole uscente Giorgio Locci, fa corrente a sĂŠ e Giuseppe Fasolino, sindaco di Golfo Aranci, è vicinissimo a Fedele Sanciu, il commissario dell’AutoritĂ  portuale di Olbia che, a sua volta, non ha mai chiuso la porta agli alfaniani (la poltrona gliel’ha assegnata proprio il ministro-amico Maurizio Lupi). Ancora: Alberto Randazzo è di area Giovanardi (che però è andato con Alfano), mentre Stefano Tunis, l’ex direttore dell’Agenzia regionale del lavoro, in queste elezioni è stato sponsorizzato dal senatore Emilio Floris.

In questo quadro non si mette benissimo per Cicu: nella legislatura che sta finendo, aveva tre consiglieri: Sisinnio Piras, Mariano Contu e Angelo Stochino. Piras è finito prima in carcere e poi ai domiciliari per l’inchiesta sui fondi ai gruppi; Contu è l’ex assessore al Lavoro non rieletto; Stochino, ogliastrino votatissimo anche il 16 febbraio, dovrebbe rimanere fuori dall’Aula per via della nuova legge elettorale che ha tolto un seggio (su 2) alla provincia di TortolĂŹ-Lanusei. Al posto di Sisinnio Piras, Cicu aveva candidato Francesco Chia che, però, non ha preso abbastanza voti.

Nelle prossime settimane si capirĂ  chi, tra Cappellacci e Cicu, la spunterĂ  davvero. Per ora Forza Italia continua a essere guidata da un direttorio a quattro, del quale fanno parte sia il governatore uscente che il parlamentare, ma anche Floris e l’ex coordinatore Settimo Nizzi. Di certo, la prima prova tecnica di assestamento interno coinciderĂ  con la scelta del capogruppo: una parte del partito spinge per la riconferma di Pittalis (e cosĂŹ ci sarebbe la saldatura piena con Cappellacci), ma l’incarico lo vuole anche Peru, il quale conta proprio sull’aiuto dell’amico Ugo. Ma se non venisse accontentato, Peru potrebbe rompere con Cappellacci. Forza Italia, passata all’opposizione, non ha piĂš poltrone da distribuire per tenere in pace il partito.

Alessandra Carta

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