Un nuovo scontro sulla vertenza entrate: ricorso del Governo al Consiglio di Stato

È destinata ad aprire un nuovo capitolo di scontro la battaglia tra Regione e Governo sulle entrate. Questo perché gli uffici di Palazzo Chigi hanno deciso di ricorrere al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar Sardegna sui redditi da capitale maturati fuori dall’Isola. Il contenzioso riguarda una cifra che si aggira intorno ai 78 milioni di euro che, secondo l’amministrazione, spetterebbe alle casse regionali, tanto che la Regione aveva chiamato in giudizio, davanti ai magistrati amministrativi il ministero dell’Economia.

È stato l’assessore regionale al Bilancio, Giuseppe Fasolino, a dare notizia di quanto accaduto, commentando in maniera negativa la scelta del Governo: “Dispiace rilevare che questo ennesimo atto ostile avvenga 24 ore dopo la visita in Sardegna del presidente Giuseppe Conte, le cui promesse vengono smentite dai fatti. Diranno ancora che è un automatismo o un atto dovuto, ma la verità è che il Governo fa melina sugli accordi e gioca al rilancio su una partita che ha già perso davanti ai giudici – evidenzia l’assessore – Non intendiamo arretrare di un solo centimetro sono soldi dei sardi e devono restare in Sardegna”.

L’esponente della Giunta Solinas non ha dubbi sul fatto che queste risorse “appartengono alla Sardegna, come già chiarito da una serie di sentenze della Corte Costituzionale. Il nostro regime fiscale, come rilevato dai giudici, ricorre dal 2010 e non dal 2017 come pretenderebbe il Governo. Prosegue un gioco al ribasso, accompagnato da liti temerarie che impediscono alla Sardegna di poter programmare, con i propri soldi, le funzioni fondamentali previste dallo Statuto, che riguardano settori vitali come sanità e trasporti”.

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