Un Grillo quasi indipendentista raduna ventimila persone a Cagliari

Sarà stato per la curiosità. E perché i comizi di Beppe Grillo sono anche uno spettacolo, per giunta gratuito. Ma un folla del genere a Cagliari non la si vedeva da anni: ventimila persone, almeno. Cifre che nel capoluogo sardo vengono raggiunte sole dalle più grandi manifestazioni sindacali. Questa volta, invece, un uomo solo: Beppe Grillo, comico, tribuno, leader politico.

Nulla di particolarmente nuovo, come era prevedibile. Al ritmo di un comizio-spettacolo al giorno è quasi impossibile presentare un repertorio aggiornato. Ma le battute, specie quelle “vecchie”, bisogna saperle dire. E Grillo da questo punto di vista è un maestro. Tanto da far apparire quasi nuova una delle più sperimentate (e copiate) tra tutte: “Non c’è la luce in fondo al tunnel: quello è il rapido che sta per travolgerci”.

La parte sarda del copione, “provata” la sera prima a Sassari in una piazza Italia non meno gremita, ha avuto ancora una volta toni quasi indipendentisti e si è arricchita di una proposta che mette assieme il politico e l’uomo di spettacolo. Grillo – che poco prima aveva visitato il Sulcis e incontrato gli operai degli appalti asserragliati nella miniera di Serbariu – ha avuto un’idea: “Mettiamo una web cam in quel buco e facciamo vedere a tutto il mondo quella sofferenza”.

La Sardegna vista da Beppe Grillo è un “paradiso” che  “i ladri della politica” hanno trasformato in “un inferno”. In questo “inferno” le proposte del Movimento 5 Stelle trovano terreno fertile. Come quella del reddito minimo di cittadinanza, uno strumento attraverso il quale nessuno resterà più a terra, né sarà ricattabile. “E a lavorare nei call center andranno i figli della Fornero”. O come l’abolizione di Equitalia, definita “braccio armato dell’agenzia delle entrate”. Con un riferimento alle battaglie di Gavino Sale contro gli esattori.

Tra la folla, in parte divertita, in parte entusiasta, a volte osannante, un gruppo di contestatori che, con uno striscione, ha voluto ricordare le aperture grilline a “casa Pound”. Tenuto, però, alla larga dal palco da un cordone umano di militanti e sostenitori del Movimento 5 stelle che davvero, anche confortati dai sondaggi più recenti, credono che le elezioni possano essere vinte e che il Parlamento possa essere aperto “come una scatola di tonno”.

Sulla politica nazionale, naturalmente non ha risparmiato nessuno, da Berlusconi-Coccolino e “nano bugiardo” che promette di restituire l’Imu a Napolitano ‘ o guaglione’. Dal Pd, col solito Bersani-Gargamella che annuncia ‘sbranamenti’, ma ha solo le gengive, a Mario Monti,”esorcista al contrario”.

 

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