Un emiliano da candidare coi Leu sardi, i giovani della Sinistra: “Non ci provate”

“Le ragazze e i ragazzi del movimento giovanile della Sinistra Sardegna ritengono di formalizzare il loro radicale dissenso sui criteri e sui metodi utilizzati dalla commissione elettorale nazionale per la definizione delle liste per le Politiche del 4 marzo”. Così si legge in una nota diffusa dal gruppo isolano in merito al rischio che i Leu candidino l’emiliano Claudio Grassi come capolista alla Camera in Sardegna nel collegio Centro-Sud per garantirgli l’elezione nell’unico seggio che in Sardegna dovrebbero conquistare i ‘Liberi e uguali’, stando ai sondaggi (leggi qui).

“Non ci si riconosce – prosegue il comunicato – in criteri e metodi che negano i principi fondanti di trasparenza e di rappresentatività che Leu si era dato durante le assemblee di questi mesi. Le scelte di queste ore provenienti da Roma mortificano larga parte dei territori e deprimono le importanti energie positive presenti in tutte le provincie sarde. Fin dall’inizio di questo grande progetto politico, in tutta l’Isola è stato prodotto uno straordinario lavoro costituente, riavvicinando militanti e attivisti. Tutto questo ha portato alla nascita di un soggetto, quale Leu Sardegna, dalla forte identità politica e valoriale. Le scelte assunte nei giorni scorsi dal coordinamento nazionale per le liste elettorali rischiano di devastare e umiliare quanto finora costruito. Rischio che, sentiti i territori e i dirigenti tutti, non possiamo permetterci”.

La decisione sulle liste Leu in Sardegna verrà presa oggi nel tavolo nazionale formato dai segretari Roberto Speranza (Mdp), Pippo Civati (Possibile) e Nicola Fratoianni (Si), più il candidato premier Piero Grasso e Laura Boldrini. “Chiediamo – scrive il movimento giovanile della Sinistra – un autorevole intervento del presidente Grasso e, data la gravità della situazione, abbiamo elaborato e spedito a Roma una proposta unitaria con la composizione delle liste elettorali nei diversi collegi. Ci aspettiamo che questa venga accolta senza modifiche. Auspichiamo che la Sardegna, più che mai bisognosa di rappresentanza e caratterizzata da una storica autonomia e peculiare diversità in quanto isola, sia ascoltata e soprattutto rispettata. Altrimenti decideremo immediate iniziative compreso anche il nostro disimpegno”. (al. car.).

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