La chiusura “annunciata” dall’Agenzia governativa Sardegna Promozione “senza alcuna seria e approfondita analisi sul complesso delle problematiche” e il voler trasferire e accorpare nell’Assessorato competenze e risorse “testimoniano di un approccio inadeguato se non fallimentare della Giunta regionale alla politica complessiva del turismo in Sardegna”. Così ha scritto in una nota il leader dell’Uds, Mariolino Floris, consigliere regionale di opposizione, ex assessore agli Affari generali. Sardegna Promozione è stata di recente commissariata dall’Esecutivo con un voto unanime.
Floris ha scritto ancora: “Il calo dei flussi turistici in tutta l’Isola, il flop denunciato dagli operatori del Nord Sardegna, il caos che regna nel sistema aereo, l’episodio della mamma con un bambino abbandonata nottetempo nell’aeroporto di Alghero, sono indici preoccupanti di un calo di attenzione della Giunta regionale verso uno dei settori trainanti dell’economia della Sardegna. Non vorremmo che l’espressione utilizzata dal nuovo assessore al Turismo Morandi dopo le ultime decisioni dell’Esecutivo, cioè ‘L’Isola sarà la spiaggia dell’Expo 2015 a Milano‘, rappresentasse l’ultima spiaggia per il turismo in Sardegna”.
Sardegna Promozione, l’agenzia che difende Floris, è quella che un anno fa finanziò con 900mila euro il reality Sweet Sardinia che è andato in onda in autunno con uno share dello 0,7 per cento. Ma Sardegna Promozione è anche al centro di un’indagine della Corte dei conti che, attraverso la Sezione controllo, vuole vederci chiaro su quei 15 milioni spesi nel 2013. I giudici contabili vogliono capire se i soldi siano stati utilizzati tutti per fare promozione turistica o invece siano stati concessi per fare sponsorizzazioni che sono vietate dalla legge.