“Mi spiace contraddire l’On. Floris, ma credo che nessuno sentirà la mancanza di Sardegna Promozione”. È la replica del consigliere regionale di Sel Francesco Agus alle affermazioni di Mario Floris (Uds) contro l’annunciata chiusura di Sardegna Promozione, parlando di “approccio inadeguato se non fallimentare della Giunta regionale alla politica complessiva del turismo in Sardegna”.
“Non credo ci debba essere preoccupazione alcuna riguardo i contraccolpi sui servizi regionali”, scrive Agus, “perché quelle competenze da anni erano già esercitate dagli assessorati da cui si erano allontanate soltanto sulla carta e nei quali ora anche formalmente sono ritornate. Bene ha fatto la Giunta a far coincidere forma e sostanza, troppo spesso lontane nell’organizzazione della nostra amministrazione”.
“A subire le conseguenze della fine di una politica di gestione arbitraria dei servizi di promozione turistica, al massimo, saranno i tanti che negli anni ne hanno beneficiato facendo lievitare le spese che nel solo 2013 hanno superato i 15 milioni di euro e che spesso sono state effettuate distribuendo denaro pubblico a pioggia senza alcuna valutazione delle effettive ricadute positive sul territorio. L’agenzia, dopo un’iniziale momento di sviluppo, è stata svuotata di ogni sua funzione, privata di una sua organizzazione propria e di personale adeguato (gran parte delle 68 persone previste in organico non è mai stata inserita) resa totalmente dipendente dagli assessorati regionali e trasformata in Bancomat delle “varie ed eventuali”: dal reality show “Sweet Sardinia”, ai contributi per i tornei di calcetto, passando per le sponsorizzazioni vietate dalla legge. Atti già passati all’onore della cronaca giudiziaria”.