Domani in Consiglio regionale comincia il dibattito sul testo unificato del Turismo che va ad accorpare quattordici proposte di legge presentate sia dalla maggioranza di centrosinistra che dall’opposizione. L’obiettivo del testo normativo è quello di “riorganizzare il comparto regionale” promuovendo “politiche orientate allo sviluppo e alla valorizzazione sostenibile dei servizi” fissando una nuova ripartizione di competenze tra Regione e Comuni. Tra le novità si prevede l’istituzione della Conferenza permanente sul turismo e un Piano strategico. Un articolo, il numero 7, è stato destinato alla “Sardegna destination management organization“, anche detta “Sardegna Dmo”, che significa letteralmente costruzione della destinazione turistica individuando tutti gli elementi che vanno a comporre un prodotto vendibile sul mercato: attrazioni, accesso, marketing, risorse umane, immagine e prezzi. Ma qui è scoppiato il caso linguistico contro l’utilizzo della frase in inglese.
A proporre l’emendamento per cancellare le parole non italiane dal testo, è stato il consigliere Roberto Deriu, vicecapogruppo del Pd, il quale ha chiesto di modificare la “Sardegna destination management organization” con “Bella Sardegna”. Deriu dice: “Abituiamoci a usare la nostra lingua”. L’emendamento è stato firmato anche da un’altra esponente dem dell’Aula, Rossella Pinna. Sarà messo ai voti durante la discussione del testo unificato.