Mail elettorali di Tunis spedite dall’ufficio stampa dell’Agenzia sarda per il lavoro

Stefano Tunis, candidato con FI, si fa mandare le mail elettorali dall’ufficio stampa dell’Agenzia regionale per il lavoro, di cui è stato direttore sino a gennaio.

Stefano Tunis si fa mandare le mail elettorali dall’ufficio stampa dell’Agenzia regionale per il lavoro, dove è stato direttore sino al 3 gennaio, quando ha ufficializzato la propria candidatura con Forza Italia alle elezioni del prossimo 16 febbraio.

L’epic fail di Tunis – il quale non si sarebbe potuto presentare alle urne, se non avesse lasciato la direzione dell’Agenzia – ha tutta l’aria di essere un lapsus freudiano sfuggito in due tempi alla responsabile per la comunicazione dello stesso ente regionale. Infatti: a nome di Tunis, Cristina Massa, l’addetta stampa dell’Agenzia per il lavoro, ha mandato ieri una prima mail alle 12,46, dimenticandosi però di cancellare la scritta in calce che svela l’intreccio tra ufficio regionale e campagna elettorale. Quindi si legge: “Cristina Massa. Comunicazione istituzionale e Ufficio Stampa. Regione autonoma della Sardegna – Agenzia regionale per il lavoro. Via Is Mirrionis 195 -09122 Cagliari”.

tunis

Per spedire la nota elettorale di Tunis, la Massa usato due diverse caselle di posta elettronica, risulta dall’Outlook di Sardinia Post. Una casella è intestata allo staff dell’aspirante onorevole, l’altra è a nome della stessa addetta stampa. Fatto sta che, cinque minuti dopo il primo invio, la Massa ha spedito una seconda mail, alle 12,51, nella quale la scritta coi riferimenti istituzionali non si vede più. Cancellata nel giro di 300 secondi. Comunque troppi per nascondere l’errore.

Nel comunicato spedito a giornali e tv, Tunis invitava “lo stimato professor Pigliaru prendere posizione contro le improbabili sortite di Angelo Bonelli”, presidente dei Verdi italiani che martedì era in Sardegna e ha annunciato una denuncia contro la Saras, “legata al monitoraggio delle sostanza inquinanti e alle bonifiche da compiere”. Tunis ha scritto che la protesta di Bonelli era “luce populista” e l’ha bollata come “un’offensiva elettorale spicciola e gratuita, di cui non hanno paura né gli abitanti della zona né i lavoratori”. Ma lui, il direttore dimissionario dell’Agenzia che cerca lavoro ai sardi, ha usato la mail istituzionale per gridare la sua rabbia da candidato forzista.

Alessandra Carta

 

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