È tutto un equivoco, una svista. Così Stefano Tunis, candidato con Forza Italia alle prossime elezioni regionali ed ex direttore dell’Agenzia regionale per il lavoro, replica all’articolo (leggi) “Mail elettorali di Tunis spedite dall’ufficio stampa dell’Agenzia sarda per il lavoro”. La cronaca riporta l’invio dei comunicato stampa della campagna elettorale da parte dell’ufficio stampa dell’ente regionale da lui guidato fino al 3 gennaio, giorno in cui ha ufficializzato la sua corsa con la squadra dell’uscente (e ricandidato) presidente della Regione, Ugo Cappellacci.
Nella nota il candidato ricostruisce i fatti e parla di strumentalizzazione: “La dottoressa Massa (i cui riferimenti lavorativi erano in calce al primo messaggio), nel momento dell’invio, non era presente sul posto di lavoro poiché in permesso personale e lo stesso indirizzo mittente è sempre stato in entrambi gli invii: staff@stefanotunis.com, diversamente da quanto riferito nell’articolo”. Eppure, da quanto risulta dall’Outlook di SardiniaPost (nell’immagine sotto a destra) l’addetta stampa ha usato due diverse caselle di posta elettronica. Una casella è intestata allo staff dell’aspirante onorevole, l’altra è a nome della stessa addetta stampa.
Non solo: cinque minuti dopo il primo invio, la Massa ha spedito una seconda mail, alle 12,51, nella quale la scritta coi riferimenti istituzionali non si vede più. Cancellata nel giro di 300 secondi. Comunque troppi per nascondere l’errore.
Il candidato ammette la correzione “comunque effettuata tempestivamente nel messaggio successivo”. Poi la lettura in chiave politica: “Sono stupito da come questa Sinistra ormai alla frutta stia cercando ogni pretesto con le proprie grancasse per nascondere la propria povertà di argomenti nei confronti dei cittadini, invece di dedicarsi ad un vero dibattito sulle idee”.