Alle 19 l’affluenza in Sardegna per il referendum sulle trivellazioni in mare è al 22,94 per cento, sostanzialmente in linea con la media nazionale che si attesta sul 23,48.
La percentuale più alta si è registrata in provincia di Oristano, col 25,39 per cento. A seguire Cagliari col 23,49 per cento e Sassari col 23,48. Nella provincia di Nuoro ha votato il 22,87 per cento, nel Medio Campidano il 22,62 e a Carbonia-Iglesias il 21,28. Maglia nera per Olbia-Tempio e Ogliastra, con un’affluenza pari al 17,63 per cento. Alle 12 nell’Isola aveva votato l’8,96% degli aventi diritto. Si può ancora votare fino alle 23.
Dopo settimane di polemiche roventi, dunque, l’affluenza dei sardi alle urne è in linea a quella delle altre regioni. Pesa l’incognita del quorum: perché il referendum sia valido dovrà recarsi alle urne il 50% più uno degli aventi diritto. Sono chiamati al voto 1.381.578 elettori sardi, 671.745 uomini e 709.833 donne.
In Sardegna gli aventi diritto di voto sono esattamente 1.381.578. Le donne sono in maggioranza. Sono infatti 709.833, mentre gli uomini 671.745. Sono invece 1.835 le sezioni sparse in tutta l’isola. I sardi che potranno votare per la prima volta, cioè i neo-diciottenni, sono 27.443. Nei 377 comuni dell’Isola sono state costituite 1.835 sezioni elettorali. Si vota Sì per abrogare l’attuale norma e No per lasciare invariata la legge.