Trasporti, rischio balzello su imbarchi aerei e sbarchi nave nell’Isola

C’è il rischio di un balzello per chi parte in aereo dalla Sardegna o chi sbarca in nave sull’Isola dall’1 gennaio 2018: un euro di addizionale ai diritti d’imbarco per singolo passeggero negli aeroporti e un euro a testa per quelli che arrivano con i traghetti. La tassa, che servirebbe per sostenere le città metropolitane, non riguarda solo i porti e gli aeroporti della regione sarda, ma tutti quelli delle regioni italiane in cui sono presenti città metropolitane. Il nuovo onere impositivo potrebbe anche raggiungere un massimo di due euro. Si tratta di una previsione normativa inserita nel collegato fiscale al Bilancio statale con due distinti ma simili emendamenti presentati da due esponenti del Pd e tre di Fare (gruppo Misto) in commissione Bilancio al Senato. E sarà proprio il senatore democratico sardo Silvio Lai, relatore del provvedimento, a dare il parere su queste due proposte di modifica che hanno già scatenato la polemica politica in Sardegna con Forza Italia subito all’attacco.

“Un’idea demenziale – tuona Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Fi – E per la Sardegna sarebbe una vera e propria beffa perché da un lato la Regione stanzia i soldi per la continuità aerea al fine di abbassare il prezzo dei biglietti, dall’altro lo Stato centrale fa riaumentare i costi per i passeggeri. Rileviamo anche che la proposta prevede che solo il 60% degli introiti andrebbe alla città metropolitana”. “Col nuovo balzello a trazione Pd la Sardegna rischia un pesante calo degli arrivi – denuncia il consigliere regionale azzurro Marco Tedde – Invochiamo un immediato intervento di Pigliaru, affinché faccia sedere con urgenza attorno ad un tavolo tutti i parlamentari espressi dalla Sardegna per studiare un intervento congiunto per ostacolare questi emendamenti che rischiano di affossare i collegamenti aerei e marittimi dell’Isola”.

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