La commissione Trasporti della Camera ha iniziato, in sede referente, l’iter della proposta di legge sulla continuità marittima da e per la Sardegna che porta come prima firma quella della deputata del Pd Romina Mura. Il testo prevede che il presidente della Regione convochi e presieda una conferenza di servizi con il compito di individuare il contenuto dell’imposizione degli oneri di servizio pubblico sulle tratte marittime. Sarà la stessa conferenza – alla quale partecipano le amministrazioni dello Stato coordinate dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e le Regioni interessate dal cabotaggio con la Sardegna – a indicare i porti che devono essere collegati in regime di continuità territoriale, la continuità, la regolarità e la frequenza del servizio, la tariffa che può essere differenziata rispetto ai diversi periodi dell’anno e ai giorni della settimana, per alcune categorie di passeggeri, e la capacità degli armatori europei di prestare il servizio.
Un criterio riguarda anche l’utilizzo di navi con “motorizzazioni bifuel, combustibile a basso tenore di zolfo e, in via preferenziale del gas naturale liquefatto”. Previste la compensazione annua massima per ciascuna tratta e sanzioni in caso di inadempienza. “Le risorse – spiega Romina Mura – sono totalmente a carico del bilancio dello Stato, saranno di 72 milioni per ogni anno di validità della convenzione. Un aspetto innovativo e di grande rilevanza, sarà il ruolo della Regione Sardegna che sia in fase di selezione dell’armatore o degli armatori a cui affidare il servizio di continuità, sia nella fase di monitoraggio e controllo del corretto funzionamento del servizio, sarà assoluta protagonista. Lavoreremo affinché la legge venga approvata entro la fine della legislatura – sottolinea la parlamentare sarda – in modo da essere pronti per il 2020, termine di scadenza dell’attuale convenzione”.