La targa era lì dal 2009. L’aveva fatta sistemare – autografandola – l’allora presidente del Consiglio regionale, Claudia Lombardo, per celebrare i sessant’anni dell’autonomia sarda. Ma Michele Pais, nuovo capo dell’Assemblea, ha ordinato la rimozione.
Gira su WhatsApp la notizia, attraverso una foto che mostra la parte vuota del Palazzo (nella foto sotto). È il piano terra del Consiglio regionale, ingresso di via Roma. La targa è rimasta appesa per dieci anni accanto all’ascensore. Chi ha buona memoria, ricorda l’inizio della frase incisa. Recitava: “Le nostre radici affondano nel cuore di questa terra, da cui l’Assemblea regionale trae ispirazione e forza”. In calce la firma della stessa Lombardo.
Detta così, ovviamente, è un pensiero ‘neutro’. Super partes, appunto. Ma la Lombardo era stata eletta dal centrodestra, votata da Forza Italia, quindi espressione di una precisa parte politica. E per questo, secondo indiscrezioni, Pais ha deciso che la targa autografata non aveva motivo per stare su quella parete. Così si dice a Palazzo. La rimozione, materialmente eseguita dai commessi, sarebbe avvenuta lontano da occhi indiscreti durante la terza settimana di aprile. (al. car.)