Todde rilancia la sfida al Governo sull’autonomia differenziata. E sull’alleanza col Pd: “Unica strada ma deve essere credibile”

L’alleanza con il Pd perché “è l’unica strada possibile per alternativa ma solo se credibile”. Eppoi la battaglia per l’autonomia e l’impugnazione della legge sull’autonomia differenziata. E l’esperimento del Campo largo da replicare anche in Liguria. Concetti che Alessandra Todde, presidente della Sardegna ribadisce nel corso del dibattito con Michele Emiliano a Manfredonia in Puglia. Sono tre argomenti che tengono banco nel dibattito politico in cui gli scenari regionali si intrecciano con quelli nazionali. “L’alleanza tra 5stelle e Pd è l’unica strada possibile ma deve essere credibile e si costruisce in relazione al tipo di agenda che si vuole realizzare – sottolinea la presidente della Sardegna-. È necessario pensare ai valori che ci uniscono prima di discutere di ciò che ci divide. Ma questo si può fare solo se ci si rispetta tra alleati senza mai mettere in discussione l’identità o i principi delle singole forze politiche”.

In questo quadro rientrano anche le prossime elezioni regionali della Liguria che vedono in pole position l’esponente del Pd ed ex ministro della Giustizia Andrea Orlando. “E’ un amico, un collega che stimo con cui ho lavorato – argomenta -. Andrò in Liguria a sostenerlo perché è l’unica alternativa. Il M5S farà la sua parte”. Nel dibattito c’è poi spazio anche per la discussione sull’autonomia differenziata e la decisione della Regione di contrastare con il ricorso la norma che “divide l’Italia”.

“La Sardegna ha impugnato l’autonomia differenziata alla Consulta e a Calderoli questa cosa non è andata giù, ma noi sappiamo bene di stare nel giusto – prosegue -.Sto girando l’Italia, da Nord a Sud. Ai veneti che ho incontrato ho cercato di spiegare le motivazioni della Sardegna e le hanno condivise”. Non manca poi l’attacco a Zaia e alla politica della sua Regione. “L’autonomia lede le nostre prerogative, è un attentato alla specialità della Sardegna perché ci obbligherà a competere tra Regioni – argomenta ancora -. Zaia chiede di poter acquisire competenze esclusive mentre si fa pagare Pedemontana e Mose con le tasse di tutti gli italiani. Alla faccia dell’autonomia regionale”. Spazio anche per la costituente e la discussione che anima il popolo pentastellato.

“Sono orgogliosa della nostra costituente, finalmente chiarezza e partecipazione dal basso – conclude -. La comunità del M5S è pronta per questo grande passo. Io parlo di due mozioni e due visioni che si confrontano democraticamente: una sogna il passato, l’altra costituisce il futuro. La cosa importante sarà comunque il confronto”.

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