Todde furiosa scrive una lettera al popolo sardo: “Ecco la verità sulle rinnovabili e su chi sparge menzogne per interessi personali”

Una presa di posizione netta e una risposta chiara “alle bugie che alcuni, sapendo di mentire, hanno deciso di raccontare contro di me, contro la Giunta e contro la maggioranza che governa la Regione”. Alessandra Todde ha preso carta e penna e ha scritto una lettera al “popolo di Sardegna” che è stata pubblicata oggi ne La Nuova. Tema: le rinnovabili e la possibilità che i cittadini siano messi in condizione di farsi un’idea “basata sui fatti e non sulle menzogne”.

“Primo chiarimento (per l’ennesima volta) – scrive la presidente della Regione -: il Decreto Todde-Draghi non esiste. Non ho firmato né dato nome ad alcun decreto. Ho già smentito più volte e denunciato chi mente nell’attribuirmi ruoli e responsabilità che non avevo e non avrei potuto avere. La cosa inizia ad essere ridicola e a rendersi ridicolo è chi, nonostante le mie spiegazioni e gli atti pubblici che avvalorano ciò che dico, continua a scrivere sulle mie presunte responsabilità”. Todde ricostruisce e attacca: “Ero viceministra al Mise (ministero dello Sviluppo economico) durante il governo Draghi, con ministro Giorgetti e con delega alle crisi industriali. Inoltre, seguivo i lavori del Cite, il Comitato per la transizione ecologica, con delega alle grandi aziende energivore. La mia delega al Cite non mi dava alcuno strumento per intervenire sui cosiddetti Decreti Draghi. Il Decreto in questione non è mai passato per il Cite ed è stato discusso e approvato direttamente in Consiglio dei Ministri senza mai passare dal Mise di cui ero viceministra.  Perché non si parla mai dei ministri della Lega o di Forza Italia che sedevano in Consiglio dei Ministri e si accusa invece una viceministra senza deleghe attinenti e quindi senza strumenti per intervenire in qualche modo?”.

Todde poi prosegue: “Quello che in tanti identificano col nome di Decreto Draghi ha addirittura ricevuto, durante il governo Solinas, il benestare della Regione mediante un’intesa in Conferenza unificata datata 13 ottobre 2021, conferenza in cui, per giunta, il coordinamento tecnico era presieduto dalla stessa Regione”. Poi la presidente chiarisce un secondo punto del cosiddetto decreto Draghi, riportando l’articolo 20 comma 7 che recita: «Le aree non incluse tra le aree idonee non possono essere dichiarate non idonee all’installazione di impianti di produzione di energia rinnovabile, in sede di pianificazione territoriale o nell’ambito di singoli procedimenti, in ragione della sola mancata inclusione nel novero delle aree idonee». 

“Il significato di questo importante passaggio – spiega – è che le aree non idonee vanno identificate in maniera puntuale, oggettiva, motivata e documentata e non è possibile identificare in maniera generica come non idonee tutte le aree non ricomprese tra quelle idonee. Per far sì che vengano riconosciute delle aree non idonee, bisogna quindi che la Regione le individui con i criteri appena citati, e non solo per differenza rispetto alle aree identificate come idonee. Questo è il significato reale del comma 7, che alcuni continuano volutamente a riportare solo in parte, alterandone così il senso. Così si fa solo disinformazione e terrorismo psicologico, e lo si fa sulla pelle dei sardi che diventano inconsapevolmente strumenti di chi persegue interessi propri che non coincidono certo con quelli della Sardegna e dei sardi”.

La Giunta sta lavorando alla mappa delle aree idonee attraverso, anche, incontri e confronti con sindaci, comitati e portatori di interesse. “La Regione, per concludere, non solo individuerà le aree idonee, ma individuerà chiaramente e con precisione anche quelle non idonee all’istallazione di impianti per la generazione di energia da fonti rinnovabili. Faremo il nostro lavoro fino in fondo e non permetteremo, a differenza di chi ci ha preceduto negli anni, che la Sardegna venga ancora calpestata e svenduta“. Infine l’appello: “Stiamo uniti, perché solo uniti riusciremo a difendere i nostri diritti e a tutelare il nostro territorio”.

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