Lirico, Zedda accusa Meli. La replica: “Fatti gravissimi. Vado in Procura”

Il sindaco di Cagliari Massimo Zedda a muso duro contro il sovrintendente del Teatro Lirico Mauro Meli. Il sindaco prende carta e penna e dirama una nota, firmata anche dai componenti del Cda Mario Marchetti e Susanna Pasticci, e attacca duramente il sovrintendente, entrando nel dettaglio della gestione economica dell’ente. In serata la non meno dura replica di Meli il quale definisce la nota del sindaco e dei due consiglieri “un cumulo di falsità” e afferma che oggi si recherà alla procura dellaRepubblica di Cagliari per denunciare “fatti gravissimi”.

LA NOTA DI ZEDDA. Uno dei passaggi più duri della “requisitoria” del sindaco riguarda il mancato pagamento di stipendi e contributi previdenziali ai dipendenti del Teatro. “Il Sovrintendente ha detto che le spese erano sotto controllo, e che non c’era nessun motivo di allarme. Rimane il fatto che, per la prima volta da tre anni a questa parte, gli stipendi dei lavoratori non sono stati pagati”, si legge nella nota.

Secondo quanto appreso da Zedda, Meli avrebbe assunto dei provvedimenti per prelevare i soldi destinati agli stipendi a valere sui fondi vincolati che la Regione aveva trasferito all’ente per onorare i debiti pregressi fino al 2011. “L’utilizzo di queste risorse per la gestione ordinaria – scrivono Zedda, Maerchetti e Pasticci – configura una distrazione di fondi per altri fini”.

Sempre secondo quanto scritto da Zedda, l’ente non avrebbe pagato nemmeno i contributi previdenziali e assistenziali e le ritenute Irpef con scadenza 16 novembre 2014. “Una tale circostanza – prosegue Zedda – oltre che esporre la Fondazione a gravi responsabilità, comporta anche il pagamento di pesantissimi interessi di mora. Come si è arrivati oggi, all’improvviso, a registrare problemi di cassa così rilevanti, al punto tale da impedire il regolare pagamento di stipendi e contributi?”.

Non basta, perché Zedda attacca anche sulla questione della trasparenza: “Meli non ha mai provveduto, in violazione di precise norme di legge, a rendere pubblici tutti i provvedimenti di spesa. Rimane il fatto che, per la prima volta da tre anni a questa parte, gli stipendi dei lavoratori non sono stati pagati. Di fronte a questa situazione, che giunge oggi totalmente inattesa rispetto ai messaggi sempre rassicuranti del Sovrintendente, si auspica vivamente che tutti i sacrifici fatti dai lavoratori negli ultimi anni non siano stati vanificati”.

LA REPLICA DI MELI. In serata il sovrintendente Mauro Meli ha diffuso la seguente replica:La nota a firma del Sindaco e due consiglieri di minoranza, contiene un cumulo di falsità. Non è vero che il teatro manchi di fondi per pagare gli stipendi dei lavoratori. Lo ribadisco: il Teatro ha tutti i fondi necessari per pagare gli stipendi dei lavoratori. Il Banco di Sardegna ha bloccato il pagamento, in modo infondato e illegittimo, sulla base di una lettera ricevuta da parte del Sindaco Zedda con la quale – da quanto appreso dalla medesima Banca – ha provocato il blocco degli stipendi. Ho informato di questa scandalosa situazione le rappresentanze sindacali dei lavoratori del teatro (Rsu). Domani mi recherò presso la Procura della Repubblica per denunciare fatti gravissimi di cui siamo venuti a conoscenza e che potremo documentare dettagliatamente. Il Teatro vive un momento magico e straordinario ed è un vanto per la Sardegna e per l’Italia. Non consentirò a nessuno di distruggere il lavoro fatto grazie a degli straordinari lavoratori, i migliori che abbia mai conosciuto”.

 

Ecco il testo integrale della lettera di Massimo Zedda (QUI il documento originale):

In relazione alle dichiarazioni e ai comunicati stampa diramati negli scorsi giorni dal Sovrintendente della Fondazione Teatro Lirico di Cagliari Mauro Meli, da alcuni membri uscenti del Consiglio di Amministrazione del Lirico (signori Baggiani, Cualbu, Follesa e Porcelli) e da alcuni sindacati, si ritiene doveroso precisare quanto segue:

1. Il nuovo statuto della Fondazione è stato deliberato dal Consiglio di Amministrazione il 27 ottobre 2014, e il decreto di approvazione è stato emanato dal MIBACT il 13 novembre 2014. Al riguardo, si precisa che già nel maggio 2014 il testo dello statuto era stato approntato dal consigliere dott. Susanna Pasticci, in piena conformità alle disposizioni della Legge Bray, su mandato del Consiglio di Amministrazione. Il Sovrintendente e i suoi uffici hanno in seguito modificato e snaturato il progetto iniziale, introducendo varianti che attribuivano ai soci privati poteri di gestione sproporzionati alla loro effettiva contribuzione economica. Pertanto si è reso necessario provvedere a un’attenta revisione del testo dello statuto che si è conclusa solo il 27 ottobre, quando sono stati accolti gli emendamenti dei consiglieri Marchetti e Pasticci che hanno permesso di ripristinare il dettato originale del maggio 2014.

2. Tutti gli organi della Fondazione (Sovrintendente, Consiglio di Amministrazione, Collegio dei Revisori dei Conti) sono scaduti l’8 novembre 2014. In attesa del rinnovo degli organi, quelli pregressi rimangono in carica solo per l’ordinaria amministrazione, e non possono compiere atti di straordinaria amministrazione (quali ad esempio l’approvazione del nuovo bilancio di previsione e la relativa programmazione artistica), ragione per la quale il Presidente non ha alcuna possibilità di convocare il precedente Cda.

3. Il Comune di Cagliari è l’unico Socio che ha già provveduto a nominare il nuovo componente del Consiglio di Indirizzo. Si è in attesa della nomina degli altri 3 consiglieri che devono essere indicati dalla Regione Autonoma Sardegna, dal Ministero dei Beni e Attività Culturali e dalla Fondazione Banco di Sardegna. Il Presidente della Fondazione Massimo Zedda, nella piena consapevolezza dell’urgenza di dover procedere speditamente alla costituzione dei nuovi organi, ha inviato agli altri soci le richieste di nomina di loro competenza subito dopo aver ricevuto notifica del decreto di approvazione dello statuto da parte del Ministero.

4. Il giorno stesso in cui tutte le nomine dei componenti del nuovo Consiglio di Indirizzo saranno formalizzate al Teatro, il Presidente provvederà a convocare il Consiglio che dovrà procedere alla nomina del Sovrintendente e all’approvazione degli atti di sua competenza (come la programmazione della stagione artistica 2015 e il bilancio preventivo 2015). Peraltro si ricorda che la scadenza per l’approvazione della nuova stagione e del relativo bilancio è fissata dalla legge al 31 dicembre 2014.

5. Al contrario di quanto è stato affermato negli ultimi giorni in diverse sedi, anche a mezzo stampa, il Comune di Cagliari ha già provveduto a versare il suo contributo annuale pari a €. 2.200.000,00 alla Fondazione Teatro Lirico (quanto ad euro 1.500.000, l’8 luglio 2014; quanto ad euro 500.000, l’8 agosto 2014). L’ultima rata, di euro 200.000, non è stata versata perché è stata pignorata da alcuni creditori della Fondazione.

6. In seguito a una nota del Direttore Amministrativo dott. Paolo Paoli inviata ai dipendenti il 26 novembre 2014, si è appreso che gli stipendi di novembre non sono stati pagati. Come risulta dai verbali del Consiglio di Amministrazione, nel corso degli ultimi mesi il Presidente Massimo Zedda e i consiglieri dott. Mario Marchetti e dott. Susanna Pasticci hanno ripetutamente sottolineato l’obbligo del pareggio di bilancio e la necessità di un attento e costante monitoraggio delle spese. Il Sovrintendente ha sempre replicato che le spese erano sotto controllo, e che non c’era nessun motivo di allarme; inoltre non ha mai provveduto, in violazione di precise norme di legge, a rendere pubblici tutti i provvedimenti di spesa. Rimane il fatto che, per la prima volta da tre anni a questa parte, gli stipendi dei lavoratori non sono stati pagati. Di fronte a questa situazione, che giunge oggi totalmente inattesa rispetto ai messaggi sempre rassicuranti del Sovrintendente, si auspica vivamente che tutti i sacrifici fatti dai lavoratori negli ultimi anni non siano stati vanificati.

7. Si apprende oggi, con eguale sconcerto e sorpresa, che non sono stati pagati i contributi previdenziali e assistenziali e le ritenute IRPEF con scadenza 16 novembre 2014; una tale circostanza, oltre che esporre la Fondazione a gravi responsabilità, comporta anche il pagamento di pesantissimi interessi di mora. Come si è arrivati oggi, all’improvviso, a registrare problemi di cassa così rilevanti, al punto tale da impedire il regolare pagamento di stipendi e contributi?

8. Si è avuta notizia che negli scorsi giorni il Sovrintendente ha assunto dei provvedimenti volti a recuperare le risorse necessarie a pagare gli stipendi su fondi vincolati alla liquidazione dei crediti pregressi. Si tratta di risorse che la Regione Sardegna ha trasferito alla Fondazione Teatro Lirico con un vincolo di destinazione specifico, e che devono essere utilizzate solo ed escusivamente per il ripiano delle esposizioni debitorie fino al dicembre 2011 (come da Legge regionale n. 14 del 2012). L’utilizzo di queste risorse per la gestione ordinaria configura una illegittima distrazione di fondi per altri fini.

9. Detto tutto ciò, è bene ricordare che nel 2013 la Fondazione Teatro Lirico ha chiuso in attivo il bilancio per il terzo anno consecutivo. Un risultato importante, che ha permesso alla Fondazione di accedere alla categoria dei “teatri virtuosi” e di acquisire un’apposita premialità da parte del Ministero, che si è concretizzata in un contributo aggiuntivo di ben 1.158.000 euro. Se ora si dovesse all’improvviso registrare un’inversione di tendenza, questo contributo aggiuntivo andrebbe perso non solo per il 2015, ma (in base alla legge “Valore cultura”) anche per i due anni successivi, con una perdita nel triennio di circa 3.500.000 di euro.

10. Per ultimo è opportuno evidenziare il fatto che la rimodulazione del bilancio preventivo 2014 è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione solo il 4 novembre 2014 e non all’unanimità. Questo fatto dovrebbe già di per sé essere interpretato come un segno tangibile della precaria situazione economica e gestionale della Fondazione, a differenza di quanto dichiarato alla stampa da altri consiglieri. Il voto contrario del dott. Marchetti e della dott. Pasticci, e l’astensione del Presidente Massimo Zedda, sono motivati da ragioni molto serie, adeguatamente registrate nei verbali delle sedute del Consiglio di Amministrazione. Nel corso dei mesi, infatti, sono state presentate in Consiglio numerose (e continuamente variate) versioni del bilancio di previsione 2014 che si discostavano in modo rilevante dal primo previsionale 2014 inviato al Ministero. Tra i dati più significativi, si segnala la modifica delle poste di bilancio relative al Fondo per rischi e oneri (euro 1.000.000, contro la cifra di euro 1.450.000 comunicata al Ministero) e la quota del TFR (euro 5.350.000, contro euro 5.959.144 comunicati al Ministero). Di conseguenza, nel nuovo previsionale 2014 il totale del Fondo per rischi e oneri e del TFR ammonta – senza alcuna giustificazione – a circa un milione di euro in meno rispetto al primo previsionale 2014.

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Teatro Lirico Massimo Zedda
e i consiglieri Mario Marchetti e Susanna Pasticci

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