Quando si parla di tasse, la polemica è sempre dietro l’angolo. Lo conferma ciò che sta avvenendo in questi giorni tra i Comuni di Porto Torres e Stintino per quanto riguarda l’istituzione di una tassa di sbarco per i visitatori dell’isola dell’Asinara. L’amministrazione comunale di Porto Torres, guidata dal sindaco Sean Wheeler (M5S), non ha intenzione di fare marcia indietro sul provvedimento dopo aver incassato il sì da parte dell’Ancim, l’associazione nazionale che riunisce i Comuni delle isole minori. Pochi giorni fa, i consiglieri comunali turritani hanno iniziato ad esaminare nel dettaglio il nuovo regolamento che prevede un contributo di 5 euro per ogni singolo passeggero che farà visita all’isola durante la stagione estiva (2,5 euro durante il resto dell’anno). Ma per il sindaco di Stintino, Antonio Diana, si tratta di una decisione unilaterale che farà perdere diversi visitatori all’isola e al suo straordinario Parco nazionale. “Mi dispiace che l’amministrazione comunale di Porto Torres abbia deciso di affrontare questo importante tema senza un adeguato confronto – afferma Diana -. Fino a poco tempo fa, per parlare della città metropolitana, ci siamo schierati tutti insieme come sindaci per condurre una battaglia comune. Ora invece, su questo specificico tema, il Comune di Porto Torres ha scelto di andare avanti per la propria strada. Certo, ogni amministrazione ha il diritto di decidere in piena autonomia, ma non si può scegliere la strada dell’unità a giorni alterni o soltanto su alcuni temi. Da sindaco di Stintino l’iniziativa in discussione a Porto Torres non ci coinvolge direttamente. E non abbiamo intenzione di interferire – precisa – ma come imprenditore e come stintinese spero che dietro questa decisione non ci sia l’intento di penalizzare il porto di Stintino, come mi sembra di aver capito da alcune dichiarazioni dell’assessore al Bilancio di Porto Torres, Donato Forcillo. Vorrei ricordare che il 90 per cento dei visitatori che si recano all’Asinara sbarcano poi a Stintino e che circa l’80 per cento dei rifiuti solidi, prodotti dai turisti sull’Asinara, viene smaltito nel nostro paese, a spese del Comune di Stintino. Non mi sembra quindi che tutti gli oneri siano a carico di Porto Torres”.
Il punto maggiormente controverso è quello che riguarda le esenzioni. L’isola appartiene al territorio comunale di Porto Torres e il regolamento sulla nuova imposta comunale ha specificato che sono esenti dal pagamento del contributo i residenti nel Comune di Porto Torres. Sono esenti anche coloro che prestano attività lavorativa continuativa nel territorio dell’isola dell’Asinara e i componenti dei nuclei familiari non residenti, proprietari di immobili o domiciliati nel Comune di Porto Torres. Per il sindaco Diana, è questo il tallone d’Achille del provvedimento. “Il sistema dell’esenzione dalla tassa di sbarco – spiega il sindaco – è pensato a livello nazionale per i Comuni dove c’è una popolazione residente, come a La Maddalena o l’Isola del Giglio e molte altre. All’Asinara invece non c’è una popolazione residente dai tempi dal carcere, quindi non si capisce il motivo di questa disparità tra gli abitanti di Porto Torres e tutti gli altri. Una disparità che a mio parere è ingiusta e irrazionale”. Per il sindaco di Stintino questa differenza di trattamento non ha ragione di esistere, soprattutto in un’ottica di rilancio turistico del Parco nazionale dell’Asinara. “Come vicepresidente del Parco – dice ancora Diana – temo che questa tassa porti a un taglio della presenze. Sarebbe un grande peccato, anche perché da alcuni mesi è al lavoro un consiglio direttivo che intende realizzare nuove attività di sviluppo ambientale per l’isola. Pensiamo anche ai lavoratori stagionali del Parco: dovranno pagare ogni giorno un contributo per andare al lavoro? Spero che si arrivi a un confronto con i lavoratori, e non solo, prima di adottare questa nuova imposta”.
Stintino è nata nel 1885 dall’esodo delle 45 famiglie che abitavano all’Asinara, costrette a lasciare la loro terra e il loro mare per una decisione imposta dallo Stato centrale. Per più di un secolo il legame tra gli abitanti e l’isola è stato di grande affetto e nostalgia. Con la chiusura del super carcere e l’istituzione del Parco nazionale sembrava che l’Asinara potesse tornare ad essere un patrimonio di tutti, ma i problemi di competenze e i mille cavilli burocratici l’hanno allontanata ulteriormente dalla vita comune dei cittadini di Stintino e, più in generale, del nord Sardegna. Ora la decisione della tassa di sbarca riporta al pettine tutti questi nodi che non sono mai stati risolti.
Michele Spanu
Twitter @MicheleSpanu84